lunedì 23 luglio 2012

La mafia


Se qualcuno pensa che la mafia sia solo al sud Italia, si sbaglia di grosso. La mafia è qui al nord alla grande! E da tanto anche, direi da sempre.
Per me che ho sempre creduto nella democrazia e nella libertà di parola ed espressione, che ho fatto sindacato per quasi 40 anni, che non ho mai avuto peli sulla lingua, che sto lottando tuttora per i diritti dei disabili, indipendentemente che abbia o meno un figlio disabile, per me che pensavo di rilassarmi finalmente dopo una vita di lotte e di lavoro, è stata una batosta rendersi conto che non si è proprio liberi per niente, che la mafia ignorante e presuntuosa è dappertutto, non accetta critiche, non sopporta chi non è d’accordo con le sue azioni. Ti sopprime o cerca di sopprimerti, di annullarti prima tentando di screditarti e poi, se non ce la fa, bastonandoti psicologicamente.

E questa è la mafia del nord, quella dei padroni, quella dei pieni di soldi, quella di quelli che non soffrono questa crisi perché la fanno pagare a noi.

Questo per commentare una cosa assurda: mi hanno bannato da un profilo di face book, quello del Consorzio Turistico di Valbondione. E perché? Perché ho chiesto quando sarebbe partito il servizio Medico Turistico estivo, affermando anche che i turisti hanno ben diritto di avere questo servizio sanitario, pagando ben due ICI.  E così ho dato fastidio a qualcuno che stupidamente mi ha bannato.

Dato che gestisco parecchi siti in rete, è la prima volta che mi succede, e questo mi ha fatto ulteriormente riflettere sulla stupidità.
Così come avevo riflettuto sul potere che non vuole essere criticato e questo relativamente alla gestione della disabilità.

Il potere desidera che ritorniamo nell’oblio e che rimaniamo chiusi in casa o negli istituti, sicuramente pagando rette non sostenibili, ma i diritti nostri non esistono più?! No non me la fanno bere questa. Mi spiace per loro, non voglio morire e allora avanti tutta.

E non voglio lasciare a mio figlio un mondo peggiore, no, mi ribello a questo impoverimento di valori, mi ribello a chi dice “una volta…” anche mio fratello parla in questo modo come se la caduta di valori sia una cosa irreversibile come il tempo che ti mangia la carne e le ossa. No, io non posso ribellarmi al tempo e alla stanchezza, ma mi ribello a tutto quello che ci porta indietro.  Accidenti ho lottato sempre per avere un mondo migliore da lasciare ai giovani, non me lo distruggerete!

giovedì 5 luglio 2012