giovedì 20 dicembre 2012

La Scala Mobile


La Scala Mobile è stata negoziata nel 1975 dal segretario della CGIL Luciano Lama assieme agli altri sindacati e a Confindustria, atto a recuperare il potere d'acquisto perso dal salario a causa dell'inflazione. La scala mobile verrà abrogata tra il 1984 e il 1992 dai governi di Bettino Craxi e Giuliano Amato, con l'accordo degli stessi sindacati.

 

Ecco me lo ricordo quando abrogarono la scala mobile, ero già in CGIL , veramente sono entrata nel 1973, quindi… Eravamo tutti incazzati ma i funzionari del PCI dissero a ripetizione che ERA UNA COSA BUONA E PER I NOSTRI FIGLI E PER IL NOSTRO FUTURO.

Il governo era di Sinistra, e noi lavoratori la prendemmo in quel posto.

Quell’anno approvarono la 104, la legge per la tutela dell’handicap.

Senza soldi, approvarono un testo senza finanziamento. I soldi arrivarono poi nel 2000. Si potevano prendere i permessi per handicap ma non c’era copertura,, né stipendio né figurativo. Io ho 2 anni  di contributi da recuperare a causa di quel buco.

E le stesse facce dei “compagni del PCI” che firmarono l’abolizione della scala mobile, le stesse facce da rimbambiti, le ho viste oggi allo SPI, le vedo quando incontro persone del sindacato per discutere della mia mobilità e di quando andrò in pensione (mai?) oppure per discutere della nuova tassa sull’Handicap che il Comune di Milano vuole istituire.

Ah sì, ma non c’è niente di ufficiale, ah ma io disinformo (dice Majorino a me su facebook quando gli contesto questa scelta)  ma caro il mio assessore, documenti alla mano, la sinistra che abbiamo tutti appoggiato, ce la sta mettendo in quel posto così come fece con la scala mobile.

Solo che allora eravamo ancora piccoli, e il consenso o dissenso erano comunque espressi, ora siamo grandi e vaccinati e sfiduciati.

Ma non ci faremo calpestare i diritti dei nostri figli, no no no!

 

Tavolo tecnico proposta compartecipazione alla spesa



Appunti   17 dicembre 2012
Tavolo Tecnico ; Compartecipazione alla spesa
Presenti
Comune: Pasqui, Vavassori, Maritati, A.S.
3^ settore: Consorzio SIR, Coop. ??
4^ settore: Morali/LedhaMilano, Fasani, Tullo e Degradi, Guarnieri e Manzoni

La dott.ssa Pasqui e tutti gli altri presenti avevano letto le nostre osservazioni e prese di posizione.
Ecco la proposta avanzata oggi dal Comune:
In via provvisoria e sperimentale, in attesa che si definisca l’ISEE nazionale, l’Amministrazione Comunale e’ intenzionata a chiedere una compartecipazione a quota fissa su base giornaliera di frequenza
In particolare
-          per I CDD: 7,50 euro al giorno (calcolo sulle 7 ore), trasporto gratuito e mensa a Euro 2.60/pasto
-          per I CSE e SFA; 6 euro al giorno (anche per chi frequenta da 3 a 5 ore al giorno), trasporto a carico della persona o, per  casi di non autosufficienza, possibilita’ di chiedere il contributo all’Ufficio Trasporti, mensa a carico della persona secondo le richieste dell’Ente gestore
La dott.ssa Pasqui spiega la differenza di trattamento con l’impossibilita’ di affrontare SUBITO il maggior carico economico.
Viene ribadito da esponenti del 4^ settore l’ambiguita’ di questa richiesta, perche’ si deve partire dall’ISEE individuale e ad ISEE 0, la compartecipazione non puo’ che essere richiesta ragionevolmente sulla valorizzazione della quota oraria dell’indennita’ di accompagnamento che e’ di 0,68 euro/ora e non 1 euro/ora.
Richiamando il nostro documento, faccio presente l’illegittimita’ di utilizzare strumenti diversi da ISEE 0, e una manifesta disponibilita’ di alcuni genitori a contribuire con una quota fissa di 60 euro. (una valorizzazione di circa 0.30 euro/ora) A questa ipotesi  non aderisce neanche il gruppo LedhaMilano che ribadisce la posizione precedentemente espressa dal documento ufficiale presentato al Comune.
Sempre secondo il Comune, la richiesta di presentazione di ISEE individuale metterebbe in difficolta’ le famiglie, (eventualita’ confermata anche dagli esponenti del 3^ settore), costrette ad un’ulteriore prassi burocratica,  perche’ non tutti I CAF sono in grado di compilare ISEE individuali (in genere compilano quelli famigliari), e gli uffici comunali che non sono pronti per fare una valutazione di pltre 1500 ISEE.

Per ragioni di semplificazione, tenuto conto che siamo in una fase sperimentale provvisoria, che la stragrande parte degli utenti dei servizi risulterebbe comunque con ISEE 0  e in rispetto della normative vigente, il Comune assumerebbe come consegnati e verificati tutti gli ISEE individuali e li riterrebbe certificati a 0.

Dopo Natale l’Assessorato presentera’ al Tavolo Tecnico un documento che terra’ conto di quanto segue;
-          la normative vigente (ISEE individuale)
-          valorizzazione di una quota dell’indennita’ di accompagnamento, riducendo la quota per gli utenti CSE e SFA per compensare parzialmente il momentaneo mancato accoglimento dell’equiparazione ai CDD per spese di mensa e trasporto
-          possibilita’ di esenzione dalla compartecipazione per le famiglie che dimostreranno il loro stato di necessita’ attraverso l’ISEE famigliare, secondo le norme vigenti
-          I proventi della compartecipazione al costo del servizio verranno reinvestiti nel Settore Disabilita’






                                                                                                             Elena Manzoni

               

mercoledì 19 dicembre 2012

Una giornata senza internet

Ieri sera alle 19 è cascato un ....mug (che cosa è non lo so, qualcosa in centrale hanno detto), morale che siamo rimasti senza rete fino ad ora.
Non sono sempre in internet, anzi, ma lo scelgo io di non starci, avevo delle cose da sistemare, la posta da inoltrare, un macello.

Già, internet- dipendente, mannaggia.
Il fatto è che come quando manca la corrente, ti senti perso, non puoi più fare le cose che facevi normalmente, a cui ti sei abituata.

Scelgo io di stare senza internet, quando vado in montagna preferisco una bella passeggiata, comunque dopo 2 reclami e quasi 24 ore di astinenza, è tornato il collegamento: evviva!

Bah, avevo anche l'umore bislacco, dovrò andare a disintossicarmi? Non so, dopodomani siamo in montagna, là non mi intossico di sicuro, se sopravviviamo alla fine del mondo dei Maja, andremo a fare passeggiate e passeggiate, spero.



lunedì 17 dicembre 2012

La festa delle Spighe

Domenica 16 ci siamo trovati per la festa di Natale alle Spighe. Cosa sono le Spighe? E' un progetto che da 20 anni si adopera con volontari per animare il tempo libero dei disabili del quartiere Barona. Trovarsi tutti insieme per la Festa di Natale ha un significato particolare, stare insieme, vivere in allegria una festa, che per molti disabili significa solitudine, e nella solitudine del proprio handicap si sente maggiormente la propria diversità. Vivere questi momenti di gioia insieme in allegria ha il senso di farci capiche che "insieme si può".
Non c'è solo il Natale, ci si trova un paio di volte al mese, i genitori possono anche non esserci, ci sono i volontari che si occupano dei nostri ragazzi.

Quando si vive una situazione di disabilità, con l'andar del tempo vengono a mancare le forze e le energie per reagire e proporre cose nuove, "momenti di vita" complementari, momenti di arricchimento, come andare al mare e in montagna o in gita, cose che per chi è normodotato sono "normali", ma per  le famiglie che vivono quotidianamente l'handicap, diventano ostacoli spesso insormontabili.

Stare insieme e confrontarsi ci fa sentire meno soli e più determinati nelle nostre scelte, ci fa capire che INSIEME SI PUO'.

Si può essere più sereni
Si può pensare che un Domani migliore può essere realizzabile.

Stiamo pensando di costituire una Casa Famiglia. E' un progetto ambizioso, ci vogliono soldi, ci vuole uno spazio grande senza barriere architettoniche, con i servizi igienici adeguati, con un paio di assistenti alla persona, con la supervisione di un Ente di fiducia, come la Don Gnocchi, ad esempio.

Vorremmo evitare che i nostri ragazi finiscano in una RSD, vorremmo creare una rete di solidarietà che garantisca ai nostri ragazzi una qualità di vita pari a quella che tentiamo di offrirgi noi come famiglie.

Il progetto c'è, i soldi mancano, stiamo cercando gli spazi, poi Dio provvederà? La nostra Fede e la nostra costanza basteranno?

sabato 15 dicembre 2012

oh mamma!

Finalmente sono riuscita a sistemare il blog, fosse il browser (Opera ?) fosse che boh non riuscivo a trovare la quadra e avevo perso anche tutti i link laterali.
Bene, finalmente posso ripartire.


Ci aspetta la settimana più fredda dell'anno, per  un fenomeno di  inversione termica, farà più freddo in pianura che in montagna. A finesettimana dovremmo salire a Valbondione, ci prepareremo per la giornata del Natale, preparerò il pollo ripieno del Davide, spero mamma e Cesare saliranno. Questa settimana non dovrei avere riunioni, cioè sì ma preferirei bucare.
I pacchetti li abbiamo preparati oggi pomeriggio, è scesa una nebbia gelida che non promette niente di buono.
Una volta qui in Italia c'era un clima temperato mediterraneo, ora c'è un clima  continentale... senza avere l'arguzia e l'intelligenza delle popolazioni continentali, tipo Svezia o Finlandia.
Dal punto di vista sociale stiamo regredendo a passi da gigante.
Ridicolo che i giovani non riescano a svezzarsi e che i vecchi si ridicolizzino in TV , sto vedendo di sbieco Ranieri, che pena!

Domani è un altro giorno, si vedrà, perchè Gigi non vuole capire di vivere alla giornata?
Forse perchè l'abbiamo abituato a VIVERE tutte le sue giornate senza troppe pause? Forse perchè quest'ansia di vivere deriva dal timore del NON vivere?
Il terrore di perdere la vita da un momento all'altro senza averla vissuta, e allora cercare spunti per tenere sempre desta la sua attenzione.
Solo che gli anni passano e le nostre forze diminuiscono, già quest'anno abbiamo rinunciato al mare, ma il prossimo crisi o non crisi, se riusciamo ad avere la carrozza nuova, il mare non lo saltiamo.




venerdì 14 dicembre 2012

Gedi

Il Gepi era il Pastore Tedesco del signor Ambrogio. Un bellissimo esemplare, lasciava peli dappertutto ed era affettuosissimo. Mamma aveva un colbacco di pelo di volpe. Chissà cosa passava per la testa a Gedi, tutte le volte che si andava dal signor Ambro in inverno, la casa era quella sopra la centrale di Valcanale sotto la Chiesa, lui, il Gedi, metteva le zampe sulle spalle di mamma e le leccava la faccia.
Ci facevamo tante risate, mamma più gli diceva di andare via, più lui la leccava, fin che si decideva a togliersi il colbacco di pelo dalla testa.

Inverno


Ecco siamo quasi a Natale, finalmente prima giornata di calma, senza riunioni stressanti. Hai voglia! Ho nostalgia della montagna, anche se ogni volta scendo con un raffreddore pauroso. Penso che sabato prossimo saliremo per fare il Natale su, verrà anche la mamma e Cesare? Boh!
Oggi alla Esselunga, con una neve bellissima, neanche tanto fastidiosa, coperti bene. Ho preso una bottiglia di Genepy. E mi è venuto in mente quando ero bambina , una bambina solitaria, ero in Valcanale e il capo della Centrale Enel, il signor Ambrogio, quando veniva a trovarci, per poi andare a fare un giro di controllo insieme per le condotte della valle, mi urlava sempre : "Pinoooooooo... Pino solitario! Andiamo che poi ci beviamo un bel Genepy!".

Poi si partiva su alle piattine, su in Piassal Vach, lungo i sentirei alti ma non troppo, a guardare panorami mozzafiato.  Con papà si andava a esplorare le caverne, trovavamo stalattiti e stalagmiti di ghiaccio che formavano spettacolari presepi.

Ma quel Genepy, che poi io essendo piccolina (10 anni) sorseggiavo appena, me lo ricordo bene, insieme al "latte di suocera" che non sono mai andata oltre che pucciarci la lingua.

Allora Valcanale era intatta. Non avevano ancora fatto scempio delle sue montagne.

Non si sa cosa succederà, tante persone sono mancate, altre vivono altrove, io non sono più un "Pino solitario " ma anche dopo la nascita di mio fratello mi sono sempre sentita così: pino solitario.



giovedì 13 dicembre 2012

L'ASINO E IL CONTADINO


 Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
 Non si era fatto male, ma non poteva più uscire.
 Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele.
 Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo.
 Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra.
 Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide...
 L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice.
 MORALE:
 Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci dà una mano per aiutarci.

mercoledì 12 dicembre 2012

Mariarita





Fantastica Mariarita! anni fa mi disegnò tantissime illustrazioni per le fiabe, oggi la pensavo e mi chiedevo come sta? Mamma mia come passano gli anni, passano, pensi di avere più tempo per te e per fare le cose che ti piacciono e poi ti rendi conto che non è per niente vero! Siamo quasi a Natale io spero che per tutti sia un Natale ricco di serenità e calore e amicizia e speranza.

domenica 2 dicembre 2012

la tassa sui disabili del comune di Milano

Con la sentenza n. 5185/2011 del 31 maggio 2011, depositata in Segreteria il 16 settembre 2011, il Consiglio di Stato ha confermato in modo inequivocabile che gli assistiti, qualora si tratti di soggetti con handicap in situazione di gravità, devono contribuire esclusivamente sulla base delle loro personali risorse economiche senza alcun onere per i congiunti conviventi o non conviventi. Il Consiglio di Stato ha fondato la sua decisione anche sulla base della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro Paese con la legge n. 18/2009, affermando quanto segue: «La giurisprudenza ha già sottolineato che la Convenzione si basa sulla valorizzazione della dignità intrinseca, dell’autonomia individuale e dell’indipendenza della persona disabile (v. l’articolo 3, che impone agli Stati aderenti un dovere di solidarietà nei confronti dei disabili, in linea con i principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona, che
 nel settore specifico rendono doveroso valorizzare il disabile di per sé, come soggetto autonomo, a prescindere dal contesto familiare in cui è collocato, anche se ciò può comportare un aggravio economico per gli enti pubblici)». Si ricorda che le norme di legge riguardanti i soggetti con handicap grave sono identiche a quelle concernenti gli ultrasessantacinquenni non autosufficienti.
 
 Nella sentenza n. 1607/2011 del 15 febbraio 2011, depositata in Segreteria il 16 marzo 2011, la Sezione quinta del Consiglio di Stato ha stabilito che l’evidenziazione della situazione economica del solo assistito (soggetto con handicap permanente grave o ultrasessantacinquenne non autosufficiente) contenuta nei decreti legislativi 109/1998 e 130/2000 «costituisce uno dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire in modo uniforme nell’intero territorio nazionale» a
 cui «sia il legislatore regionale sia i regolamenti comunali devono attenersi».
 
 le prestazioni relative ai centri diurni «rientrano pacificamente nei Livelli essenziali di assistenza» e che «gli Enti locali coinvolti sono (…) immediatamente tenuti a far fronte ai suddetti oneri (…) essendo stati vincolati ad applicare una disposizione immediatamente precettiva introdotta a tutela di una fascia di popolazione particolarmente debole».
 
Io chiedo una cosa: se il minimo vitale per il 2012 è di 591 € e un disabile grave percepisce circa 492,97 e al mese di accompagno, come è possibile che una colonia estiva di 15gg la facciano pagare 2500€ e un soggiorno in RSD per un mese costi 3000 €? Dove li trova questi soldi il disabile grave?
 
Risposta di Luca:
Legittimamente io ritengo che anche l'iniquità sia un principio da cui stare alla larga e, ripeto, non è equo che alcuni paghino ed altri incassino
8-9-10.000 euro al mese!!!
Quindi, per favore dite che qualche familiare non è daccordo con alcuna compartecipazione poichè ritiene che le tasse debbano servire a questo.
Se c'è qualcosa da tagliare dovrebbero essere gli emolumenti e poi si vede di partecipare a mettere quello che manca.
Grazie
Luca