Se qualcuno pensa che la mafia sia solo al sud Italia, si
sbaglia di grosso. La mafia è qui al nord alla grande! E da tanto anche, direi
da sempre.
Per me che ho sempre creduto nella democrazia e nella
libertà di parola ed espressione, che ho fatto sindacato per quasi 40 anni, che
non ho mai avuto peli sulla lingua, che sto lottando tuttora per i diritti dei
disabili, indipendentemente che abbia o meno un figlio disabile, per me che
pensavo di rilassarmi finalmente dopo una vita di lotte e di lavoro, è stata
una batosta rendersi conto che non si è proprio liberi per niente, che la mafia
ignorante e presuntuosa è dappertutto, non accetta critiche, non sopporta chi
non è d’accordo con le sue azioni. Ti sopprime o cerca di sopprimerti, di
annullarti prima tentando di screditarti e poi, se non ce la fa, bastonandoti
psicologicamente.
E questa è la mafia del nord, quella dei padroni, quella dei
pieni di soldi, quella di quelli che non soffrono questa crisi perché la fanno
pagare a noi.
Questo per commentare una cosa assurda: mi hanno bannato da
un profilo di face book, quello del Consorzio Turistico di Valbondione. E
perché? Perché ho chiesto quando sarebbe partito il servizio Medico Turistico
estivo, affermando anche che i turisti hanno ben diritto di avere questo
servizio sanitario, pagando ben due ICI.
E così ho dato fastidio a qualcuno che stupidamente mi ha bannato.
Dato che gestisco parecchi siti in rete, è la prima volta
che mi succede, e questo mi ha fatto ulteriormente riflettere sulla stupidità.
Così come avevo riflettuto sul potere che non vuole essere
criticato e questo relativamente alla gestione della disabilità.
Il potere desidera che ritorniamo nell’oblio e che rimaniamo
chiusi in casa o negli istituti, sicuramente pagando rette non sostenibili, ma
i diritti nostri non esistono più?! No non me la fanno bere questa. Mi spiace
per loro, non voglio morire e allora avanti tutta.
E non voglio lasciare a mio figlio un mondo peggiore, no, mi
ribello a questo impoverimento di valori, mi ribello a chi dice “una volta…”
anche mio fratello parla in questo modo come se la caduta di valori sia una
cosa irreversibile come il tempo che ti mangia la carne e le ossa. No, io non
posso ribellarmi al tempo e alla stanchezza, ma mi ribello a tutto quello che
ci porta indietro. Accidenti ho lottato
sempre per avere un mondo migliore da lasciare ai giovani, non me lo
distruggerete!