giovedì 31 gennaio 2013

Il principio della rana bollita


Ovvero, quasi un manifesto filosofico delle rane, dell’informazione, del Paese

Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.

Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce -semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.

Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.

I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche. Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere. A pensare con la loro testa. Quando ho annunciato queste cose per la prima volta era per domani. Adesso, è per oggi. Allora se non siete come la rana, già mezzo bolliti, date il colpo di zampa salutare, prima che sia troppo tardi.

martedì 29 gennaio 2013

Riflessione del martedì


L’altro ieri ho pasticciato e così ho perso tutto il lavoro che avevo fatto.
Oggi è il primo giorno che sto in casa, oh certo non sono qui bella tranquilla, ho sistemato la  casa, fatto le pulizie, sistemato i piedi alla mamma, e preparato lo spezzatino con le patate.
Giò è alla commissione mensa.
Riflettevo sui programmi elettorali e mi rendevo conto che le problematiche dei disabili proprio non ci sono! Un pochino parlano degli anziani, ma dei disabili niente.
E d’altra parte se non vai a votare ci sei ancora di meno. L’unica soluzione e cercare di partecipare, di lanciare le idee e le problematiche da affrontare.
Detesto chi affronta tutta questa vita come se  fosse sempre mezzo vuoto il bicchiere, come se il meglio fosse passato e ci riserva il peggio.
Io sono convinta che la storia si ripete, che se abbiamo affrontato 10 anni di crisi, ci tireremo fuori, soprattutto con la forza delle nostre idee, sempre che non portiamo il cervello all’ ammasso e ci lasciamo condizionare dai Massmedia e dal finto benessere.
Dovremmo anche sfuggire alla sensazione piacevole di essere  nella società partecipando solo ai social Network.  Avere 600 amici su Facebook  non significa avere veramente 600 amici.
Il Confronto deve essere affrontato di persona, l’informazione è giusto che si propaghi tramite facebook e twitter, i blog e la rete, ma è importante stare calati nella realtà.

domenica 27 gennaio 2013

ancora sulla Tassa sui disabili

Messaggero Veneto del 26-01-2013

Disabili, la tassa sulle famiglie regge al vaglio dei giudici 

PORDENONE. Ricorso respinto, la compartecipazione alla spesa, da parte delle famiglie di persone disabili, minori compresi, che frequentano centri diurni o residenziali, è dovuta. Lo ha detto il Tar del Friuli Venezia Giulia che ha cassato il ricorso presentato da 13 famiglie pordenonesi che avevano impugnato la delibera della Regione (la 481 del 10 marzo 2010) che aveva istituito la compartecipazione, e contestato la decisione della Ass 6 di darle attuazione. Ovviamente il Tar entra nel merito per motivare la decisione, ma forse a noi, comuni mortali, interessa poco la dottrina e un po’ di più la logica, o il cuore. Di che cosa parliamo? Di “chi” parliamo? Parliamo di persone disabili, di ragazzi disabili, ragazzi e ragazze che non hanno mai lavorato nè mai lavoreranno, che sono cresciuti grazie all’amore e alla dedizione delle rispettive famiglie, che hanno dallo Stato un’indennità di invalidità di 250 euro circa. Che cosa offriamo loro, come società? Non un lavoro, nè una vita autonoma, nè un’occupazione, nè un posto, nè un ruolo. Offriamo “luoghi” in cui possono trascorrere del tempo in attività più o meno utili, affiancati da operatori, dove possono beneficiare di alcuni servizi, e dove possono vivere 24 ore al giorno se non hanno alternative. Ma non “gratis”, chiedendo una compartecipazione alla spesa. Vale la pena chiedersi se a queste persone e alle loro famiglie di “debba” chiedere di compartecipare alla spesa. Anche in momenti di spendind review imperante come questi, forse ci sono ambiti in cui anche lo Stato dovrebbe dimostrare di avere cuore. Il ricorso, portato avanti dall’avvocato Francesco Longo, è stato respinto perché le varie disposizioni della norma regionale andavano contestate da ogni singolo soggetto e non in un ricorso collettivo. Il Tar ha anche chiarito che quelle impugnate sono norme di carattere sociale e non sanitario. (e.d.g.) 

sabato 26 gennaio 2013

Assemblea CDD di gennaio




RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA n. 271 del 15 gennaio 2013

Non sono presenti i rappresentanti dei C.D.D.: PINI- NEGRI- AQUILONE "Il Sorriso"- BAZZI 1- CARDINAL COLOMBO- CASORETTO-  C.P.A "Spazio Aperto"- MANTEGAZZA "Eta Beta- MONVISO “Eta Beta”.
Sono presenti 27 CDD su 36.


RELAZIONE DEL PRESIDENTE
- Vorrei cominciare dando notizia della lettera inviataci in questi giorni dal Prefetto di Milano, in occasione della Giornata internazionale dei Diritti delle persone con disabilità, che si è tenuta lo scorso 3 dicembre. La Presidenza della Repubblica lo ha incaricato di “partecipare i sentimenti di vicinanza del Capo dello Stato a tutti coloro che vivono la condizione della disabilità e alle loro famiglie e di apprezzamento per quanti, nei settori della vita economica, sociale e civile, operano per migliorare e fornire sostegno alla loro vita, nel segno di un’autentica solidarietà, così come sancito dalla nostra Costituzione.”
- In secondo luogo, ricordo a tutti che nel corso del prossimo Coordinamento e cioè il giorno 12 febbraio, si terranno le votazioni per la costituzione del nuovo Gruppo Esecutivo del Coordinamento stesso. A questo proposito lascio la parola a Riccardi, della Commissione Elettorale.
prosegue Riccardi: innanzi tutto abbiamo la necessità urgente di avere tutti i nominativi dei nuovi rappresentanti eletti  nei Centri Diurni per i Comitati di Partecipazione 2013-15, onde preparare l’elenco degli aventi diritto al voto. A questo scopo chiedo anche la collaborazione dei rappresentanti. Poi informo tutti che invieremo ai rappresentanti, tramite la direzione dei Centri, la lettera di convocazione per il giorno delle elezioni, con allegati Regolamento ed eventuale Delega al voto.  Infine tutti coloro che volessero candidarsi per il Gruppo Esecutivo, mi possono comunicare la candidatura fino al giorno stesso delle votazioni.
prosegue Manzoni: ho già sentito telefonicamente il dott. Vavassori che ci fornirà l’elenco dei nuovi rappresentanti. - Sul problema del personale ho avuto conferma che, da gennaio 2013, sono stati  assunti ed inseriti i 7 educatori per i quali era stato fatto il concorso comunale e i 19 della Cooperativa PAXME ( uno in più degli anni precedenti), dei quali 13 già precedentemente in servizio con Spazio Aperto e 6 nuovi. Vi comunico inoltre che il dott. Vavassori, a nome dell’Amministrazione, ci ha consegnato 10 biglietti (dieci) per la Prova Aperta della Filarmonica della Scala per il giorno 27 gennaio 2013. Chi è interessato si fermi al termine  dell’assemblea. Sono grata di questa opportunità e ringrazierò a nome di tutti.
- Venerdì 11 gennaio si è aperto il 2° FORUM POLITICHE SOCIALI che proseguirà tutta la settimana fino al 19 gennaio. In particolare, sabato 12 gennaio alle 14.30, all’Acquario Civico, si è svolto l’incontro che riguardava LE PERSONE CON DISABILITA’. AL CENTRO I DIRITTI. La dott.ssa Anzaghi ha descritto il lavoro dell’Assessorato, il Piano di zona del Welfare e i 5 Gruppi di lavoro in corso. Sono intervenuti, R.Morali per Ledha Milano, A.Miotti per il 3° Settore, M.Rasconi per la Consulta Handicap, la dott.ssa J.Bisceglia per l’Osservatorio dinamico sulla disabilità, C.Sileo direttore sociale ASL, l’assessore alla Mobilità, Ambiente e Arredo urbano  P.Maran e l’assessore allo Sport e Tempo Libero C.Bisconti. Sul discorso della partecipazione alla spesa Ledha Milano ha confermato la disponibilità a trattare col Comune in base al reddito individuale  o indennità di accompagnamento ( vedi nostri appunti e verbali precedenti)
interviene Russignaga: io sono intervenuto facendo presente quali erano le cifre proposte dagli esponenti dell’Assessorato, e cioè 7,50 € al giorno che per 22/23 giorni sono 170 € al mese a cui bisogna aggiungere 50€ per il servizio Mensa e fanno 220€ al mese. Ho detto che con queste cifre problemi di liste d’attesa non ce ne sono più, perchè la gente terrà i figli a casa! L’assessore Majorino si è meravigliato e ha detto che lui non sapeva niente.  Anche alla dott.ssa Anzaghi non risultava e allora mi sono meravigliato anch’io.
prosegue Manzoni: l’Assessore ha anche aggiunto che, se le cifre fossero queste, allora a molte famiglie bisognerebbe restituire la cifra con sussidi comunali. In conclusione Majorino ha ribadito di non essere d’accordo sul principio della gratuità dei servizi sociali, ma che il problema è come attivare la compartecipazione, “con quale modalità sostenibile”. Anche F.Bomprezzi, a questo proposito,  aveva sottolineato che alcuni bisogni sono essenziali, come la salute: la sanità è gratuita, è un livello essenziale esigibile garantito. I servizi sociali invece non sono gratuiti, ci deve essere un’offerta di servizi ma non necessariamente a titolo gratuito.
- Sulla partecipazione alla spesa, adesso si dovrà anche tener conto delle due Sentenze della Corte Costituzionale  del 19 dicembre 2012 in base alle quali 1) il D.L. 130/2000 non sarebbe da considerarsi vigente, anche in virtù della mancata formulazione di un decreto attuativo, 2) vista la competenza delle Regioni in materia sanitaria e sociale ( Titolo V della Costituzione), le decisioni in questi ambiti devono essere concertate tra Stato e Regioni. Viene così messo in crisi il riferimento legislativo a cui si appellava Ledha nella sua campagna “pagare il giusto” che richiedeva la considerazione dell’ISEE individuale della persona con disabilità nel calcolo della compartecipazione alla spesa dei servizi sociali. Quindi la situazione è quanto mai fluida e saranno le varie Amministrazioni a decidere; l’assessore Majorino ha detto di “no” alla gratuità come principio e che si assumerà le sue responsabilità.
- Abbiamo discusso in Esecutivo alcune proposte per la prossima location della Festa di Primavera.  Pensiamo di proseguire nell’ottica di coinvolgere i Centri Diurni e gli abitanti delle diverse zone della città, organizzando ogni anno la festa in diversi quartieri cittadini. Coloro che hanno da proporre o suggerire nuovi  spazi utilizzabili per una domenica di aprile/ maggio sono invitati a segnalarceli.
- Il 23 gennaio 2013 dalle ore 9.00 alle 16.00, nella sala dei Cinquecento - Palazzo Lombardia in via M.Gioia 37-  si terrà  il Convegno dal titolo “ VERSO IL SISTEMA PER LA PROTEZIONE GIURIDICA DELLE PERSONE FRAGILI. ESPERIENZE E PROSPETTIVE”, nell’ambito del Progetto regionale “Amministrazione di Sostegno- l’attenzione alla persona”.

venerdì 18 gennaio 2013

Splendida giornata di inverno!

panrorama da casa

verso il Coca

Gigi imbottito

cascata del Coca

Belli coperti

Redorta

ruscello di Ghiaccio

io e Gigi per Grumetti
bellissima giornata, gelida ma splendida  felicissimi di essere qui e di essere riusciti a staccare un pò dalle solite routine. Ecco postate  qualche foto

giovedì 17 gennaio 2013

si parte!

Fra poco si parte, si sale in Valbondione, vedremo di goderci qualche giorno di aria pura e di sistemare qualche cosa, la paura è sempre la stessa, di trovare qualcosa che non funziona, tipo acqua ghiacciata, allagamenti, neve che non si può uscire....

Gigi ha bisogno di cambiare aria, io e Gio pure, qualche giorno di pausa, se siamo qui troviamo sempre qualche inghippo. E poi non siamo capaci di tirarci indietro. E gigi parla ad altissima voce ed è stressato, e stressa tutti.

Un pò di pausa e poi si ricomincia.

Rendiconto annule Amministratore di sostegno

prospetto 2
prospetto 1


 
Allego tre file che sono i modelli di rendiconto per il Tribunale di Milano, sperando di essere stata utile a qualcuno!


esempio inventario

mercoledì 16 gennaio 2013

la tastiera

Sentirsi impotenti, veramente è stato un modo di morire lento e angosciante, prima a ciccare le lettere, poi a sbagliarle, poi il nulla assoluto, in due giorni ha esalato l'ultimo respiro: la mia tastiera!!! angoscia!



Bella, wi-fi , (che poi che me ne faccio di una tastiera wi-fi se sono qui sotto lo schermo? ) ergonomica.
Veramente quando l'ho presa pensavo  solo alla tastiera e il fatto che fosse wi-fi era una cosa in più, qui ho giusto lo spazio per la tastiera niente di più, ah per gli avambracci. Ci tengo alle posizioni ergonomiche, uso l'asse da stiro per stare più comoda quando uso il mouse, dolori antichi di tunnel carpale e periartrite.
Se penso a tutti i dolori che ci capitano nella vita, mi rendo conto che la mia età sta diventando importante... bleah! accidenti!



Quindi ora sono qui con un'altra tastiera non brutta, poco ergonomica, ma almeno funziona!

martedì 15 gennaio 2013

Il mio amico Franco

Franco Bomprezzi (Firenze, 1º agosto 1952) è un giornalista e scrittore italiano.
Affetto da osteogenesi imperfetta, malattia che lo costringe su una sedia a rotelle, è stato caposervizio presso Il Mattino di Padova per molti anni; ha collaborato anche con la redazione de Il Resto del Carlino, prima di trasferirsi a Milano, dove ha ricoperto la carica di caporedattore centrale in AGR.
Collabora con diverse testate tematiche, occupandosi delle difficoltà delle persone disabili. È direttore responsabile di DM, periodico della UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). È stato direttore della rivista Mobilità, che ha cessato le pubblicazioni a fine 2008. È fondatore e direttore del portale Superando.it. È portavoce di Ledha - Lega per i diritti delle persone con disabilità .
È stato responsabile della comunicazione sociale per il Comitato Telethon Fondazione Onlus ed è membro del comitato scientifico della Fondazione Vodafone Italia.
Ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi, fra cui Il coraggio di vivere, Maurizio Costanzo Show, I fatti vostri, Check-up, Casa per casa, Unomattina, Quelli che..., La notte dei misteri, Chiamate Roma 3131, Diversi da chi?.
Nel 2005 gli è stato assegnato l'Ambrogino d'oro. Nel 2007 viene nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano. Nel 2009 si presenta alle elezioni provinciali di Milano nella lista che sostiene la candidatura di Filippo Penati a presidente della provincia: ottiene 637 voti, che non gli sono sufficienti per essere eletto. In vista delle elezioni municipali del 2011 a Milano si candida al Consiglio comunale nella lista Milano Civica X Pisapia.


Eh il mio amico Franco si presenta per il PD in Lombardia. Sono molto contenta perchè ha accettato di impegnarsi ancora e mi auguro che riesca a portare avanti una politica sociale in favore della disabilità, della vita indipendente, per il sostegno alle famiglie e per una qualità della vita migliore.
Ha un difettto: è interista, non so se si convertirà mai all'Atalanta , dubito

Franco Bomprezzi

lunedì 14 gennaio 2013

Ci penserò

Domani ricominciano le riunioni dei CDD Milanesi, il tema è sempre la partecipazione alla spesa, il Comune di Milano vuole comunque farci pagare la tassa sulla disabilità, non sanno ancora come, vorrebbero che glielo dicessimo noi, ma prima o poi ce la faranno pagare. La cosa è ingiusta, i disabili fino a 20 anni fa erano chiusi in casa o negli istituti (adesso di chiamano RSD) le scuole dell'obbligo erano garantite, c'erano le scuole speciali, in Don Gnocchi abbiamo ancora la scuola Elementare speciale, avevamo anche una Media, che si è andata via via esaurendo, soprattutto perchè la tipologia di utenza della Fondazione si è andata sempre più aggravando.
In questo contesto, su sollecitazione delle famiglie, sono stati creati i CDD. Ai tempi (20 anni fa) si chiamavano CSE. Per i più gravi furono  istituiti i DDR che cambiarono nome alcuni anni fa e si chiamarono CDD per un problema di convenzioni.  Persero la caratteristica di "riabilitazione" e presero una prevalenza "educativa". Di fatto perdettero la quota maggiore di fisioterapia, tanto che ad oggi i ragazzi, anche i più gravi, hanno diritto a 20 sedute di fisioterapia all'anno.

Tre anni fa  gli ex DDR erano ridotti a 2 centri di 15 ragazzi l'uno, con 90 disabili in lista di attesa: non c'era la convenzione col Comune di Milano, quindi i centri restavano semivuoti. Non c'erano prospettive di entrare ai CDD neppure per i ragazzi che uscivano dalle elementari (a 18 anni, perchè era stata abolita la scuola media speciale e prolungando l'obbligo scolastico ai 18 anni, era stata potenziata la scuola Elementare).

Lotta dura dei genitori, dell' Associazione Genitori, mia soprattutto: il rischio era anche perdere quote di personale specializzato, oltre che la morte civile per decine di ragazzi. I nostri CDD possono ospitare 30 ragazzi per nucleo, quindi 4 CDD = 120 ragazzi.

Lotta dura, crederci, insistere, discutere e cercare gli interlocutori prima di tutto. Bene, quella battaglia l'abbiamo vinta.

Ma la qualità dei servizi è andata via via peggiorando, perchè con l'aumentare della popolazione dei CDD, non è stato adeguato il personale. Ora poi, nel 2013, la crisi la sente anche la Fondazione, quindi niente straordinari, niente turn over.

E siamo ad oggi.

Ci saranno delle nuove elezioni anche per i rappresentanti dei CDD, anche per i CPS della Don Gnocchi, sicuramente saranno più pulite di quelle che sono proposte al popolo italiano, e sicuramente ci  sarà un uguale e sicuramente maggiore impegno da parte dei candidati ai nuovi organismi dei CPS e Coordinamento.

Sicuramente nessuno dirà" hanno tentato di uccidermi" come ha detto poco fa Berlusconi in tv...e mi ha fatto saltare sulla sedia, e che cavoli, questa inflazione mediatica di Berlusconi a me da un fastidio boia, così come di infastidiscono Monti  e Casini e anche Bersani : hanno fatto solo danno al paese, e vogliono proseguire a farne? Non col mio voto.

e i pastori stanno a guardare....

Vinta una battaglia !


Limiti di reddito degli invalidi totali: sospese le disposizioni INPS

Nel riportare gli importi delle provvidenze e limiti reddituali per il 2013 degli invalidi civili, ciechi fissati dall'INPS con Circolare del 28 dicembre  2012, n. 149, il nostro sito (www.HandyLex.org) ha segnalato, per primo e con largo anticipo, un grave elemento di novità che riguarda i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità. Fino ad oggi il limite reddituale considerato era quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013, secondo INPS, sarebbe stato considerato anche quello del coniuge.
Abbiamo sottolineato che questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 (Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) già commentata a suo tempo con preoccupazione da HandyLex.org.
La conseguenza immediata è che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderebbero il diritto alla pensione (275,87 euro al mese).

In queste settimane, dopo che la notizia si è diffusa ed è stata compresa nella sua gravità, si sono susseguite le prese di posizione di alcuni parlamentari, del sindacato e di varie organizzazioni.
L'ultima indicazione importante è quella del Ministro del Lavoro Elsa Fornero che ha formalmente chiesto ad INPS di sospendere l'applicazione della Circolare 149/2012 in attesa di approfondimenti.

Con il Messaggio 717 di oggi, INPS accoglie la richiesta del Ministro e sospende la disposizione relativa ai limiti reddituali: per la pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido.


14 gennaio 2013

Carlo Giacobini
Direttore responsabile di HandyLex.org

sabato 12 gennaio 2013

Gli asini che volano

Oggi all'Acquario succede che dopo una sauna in sala Vitman, piena all'inverosimile, dopo una decina di interventi dei vari Assessori del comune di Milano, Maran alla mobilità e l'Assessora allo Sport Chiara Bisconti, intervenuti anche funzionari, poi Operatori del settore disabilità, Roberto Morali direttore di Ledha Milano.... insomma finalmente interviene il pubblico.
E interviene un genitore dei CDD milanesi sul tema della compartecipazione alla spesa, siamo tutti incazzati perchè due mesi fa l'Assessore Majorino aveva affermato che la priorità rispetto alla piattaforma che avevamo presentato per superare l'impasse, fosse quella adesione alla compartecipazione alla spesa.
Quale compartecipazione? non si sa, lo dovevamo decidere noi.

Oggi neppure ha lasciato parlare il genitore, ha asserito che tutti noi siamo stati visionari, che il Comune non ha nessuna intenzione di applicare qualsiasi compartecipazione alla spesa per i servizi dei CDD... per ora.

E pure Ledha  ha preso dei grossi granchi, visto che da 2 mesi si fanno tavoli per discutere sulla compartecipazione alla spesa e io sono l'unica che si è SEMPRE dichiarata contraria, fino alla nausea.

asino che vola
Bene, ricordiamoci però che gli asini non volano e che ci sono le elezioni a febbraio!!
 
 

lunedì 7 gennaio 2013

Scrivere con gli occhi? Si può: ecco come


Attraverso computer in grado di tracciare i movimenti oculari chi non può muovere gli arti potrà comunicare

MILANO - Sclerosi multipla, distrofie muscolari, traumi del midollo spinale. Sono tante le patologie che possono lasciare i pazienti nell'incapacità di muovere un arto o anche di parlare. Comunicare diventa un'impresa ardua, ma sono molti i ricercatori che studiano come migliorare la vita di queste persone: di recente due diverse riviste scientifiche hanno pubblicato i risultati delle sperimentazioni con due computer speciali, capaci di tracciare i movimenti oculari in modi differenti.

SENSORE ECONOMICO – La prima ricerca, apparsa sul Journal of Neural Engineering, è stata condotta da studiosi dell'Imperial College di Londra usando uno strumento chiamato GT3D che altro non è che una (geniale) accozzaglia di apparecchi già disponibili sul mercato e soprattutto assai economici. A un normalissimo paio di occhiali senza lenti (una montatura che costa circa quattro euro) Aldo Faisal, bioingegnere a Londra, ha applicato due telecamerine da venticinque euro l'una puntate verso gli occhi di chi indossa lo strumento. Le telecamere registrano e “fotografano” continuamente la posizione della pupilla; grazie a programmi di calcolo e calibrazione, quindi, il sistema capisce esattamente dove il soggetto sta puntando lo sguardo su uno schermo di computer. Non finisce qui: il sistema è tridimensionale, nel senso che riesce anche a capire dove si sta focalizzando lo sguardo, a quale distanza: una caratteristica che, secondo il ricercatore, potrebbe consentire l'uso del metodo per guidare una sedia a rotelle semplicemente guardando dove si vuole arrivare.

GIOCO – Per dimostrare che il metodo funziona, Faisal ha chiesto ad alcuni volontari di giocare a Pong, un videogioco “prima maniera” in cui si deve muovere una sorta di piattaforma-racchetta per riprendere una pallina che rimbalza ai lati dello schermo (il video di un test si può vedere su YouTube). «Impossibile riuscire a farlo con le altre tecniche di interazione uomo-computer, per esempio quelle che sfruttano le onde cerebrali raccolte da un elettroencefalogramma – spiega Faisal –. Invece, con questi occhiali speciali, i nostri sei volontari sono riusciti a ottenere punteggi buoni nel giro di dieci minuti da quando hanno indossato lo strumento, con risultati pari a circa il 20 per cento di quanto raggiunto da chi giocava normalmente spostando la “racchetta” col mouse». Il sistema consuma appena un watt, può inviare i dati in modalità wireless al computer e permette di controllare un mouse sul pc in maniera abbastanza agevole: per cliccare basta fare l'occhiolino. Un gesto intenzionale che non può essere frainteso dallo strumento come invece avviene in altri apparecchi analoghi, che associano al clic il battito di ciglia e quindi un movimento che può avvenire in modo involontario. «Il nostro strumento è vantaggioso perché costa molto meno di altre tecnologie simili e consente un'interazione uomo-macchina facile e non invasiva», dice Faisal.

SCRIVERE IN CORSIVO – Qualcosa di simile arriva dalla Francia, dal progetto di Jean Lorenceau dell'università Pierre e Marie Curie di Parigi i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology: in questo caso però ad essere speciale è lo schermo verso cui il soggetto punta lo sguardo. Si tratta infatti di uno schermo che, attraverso sofisticati sistemi di analisi del movimento e un uso speciale del contrasto, “insegna” a muovere i propri occhi in modo omogeneo e continuo, non a “balzi” come accade di solito. «Contrariamente a quanto si crede, è possibile arrivare a un controllo volontario completo dello sguardo così da fare movimenti regolari, ininterrotti – spiega Lorenceau –. Questi possono essere utilizzati proprio come se fossero una matita per disegnare, scrivere in corsivo, fare la propria firma. Tutto solo con gli occhi». I test su pazienti con sclerosi laterale amiotrofica inizieranno nel 2013, ma lo studioso francese ritiene che il suo sistema potrebbe servire anche a pazienti o persone che non hanno problemi a scrivere normalmente: «Imparare a controllare i movimenti oculari potrebbe rivelarsi utile in pazienti dislessici o con deficit dell'attenzione, ma anche in chirurghi o atleti che devono avere una visione particolarmente acuta e “allenata”». Di certo colpiscono gli “scritti” dei volontari che hanno imparato a usare lo schermo speciale: numeri e parole in corsivo sembrano tracciati a penna, non certo con gli occhi.

Scrivere con gli occhi? Si può: ecco come

Scrivere con gli occhi? Si può: ecco come
Attraverso computer in grado di tracciare i movimenti oculari chi non può muovere gli arti potrà comunicare

MILANO - Sclerosi multipla, distrofie muscolari, traumi del midollo spinale. Sono tante le patologie che possono lasciare i pazienti nell'incapacità di muovere un arto o anche di parlare. Comunicare diventa un'impresa ardua, ma sono molti i ricercatori che studiano come migliorare la vita di queste persone: di recente due diverse riviste scientifiche hanno pubblicato i risultati delle sperimentazioni con due computer speciali, capaci di tracciare i movimenti oculari in modi differenti.

SENSORE ECONOMICO – La prima ricerca, apparsa sul Journal of Neural Engineering, è stata condotta da studiosi dell'Imperial College di Londra usando uno strumento chiamato GT3D che altro non è che una (geniale) accozzaglia di apparecchi già disponibili sul mercato e soprattutto assai economici. A un normalissimo paio di occhiali senza lenti (una montatura che costa circa quattro euro) Aldo Faisal, bioingegnere a Londra, ha applicato due telecamerine da venticinque euro l'una puntate verso gli occhi di chi indossa lo strumento. Le telecamere registrano e “fotografano” continuamente la posizione della pupilla; grazie a programmi di calcolo e calibrazione, quindi, il sistema capisce esattamente dove il soggetto sta puntando lo sguardo su uno schermo di computer. Non finisce qui: il sistema è tridimensionale, nel senso che riesce anche a capire dove si sta focalizzando lo sguardo, a quale distanza: una caratteristica che, secondo il ricercatore, potrebbe consentire l'uso del metodo per guidare una sedia a rotelle semplicemente guardando dove si vuole arrivare.

GIOCO – Per dimostrare che il metodo funziona, Faisal ha chiesto ad alcuni volontari di giocare a Pong, un videogioco “prima maniera” in cui si deve muovere una sorta di piattaforma-racchetta per riprendere una pallina che rimbalza ai lati dello schermo (il video di un test si può vedere su YouTube). «Impossibile riuscire a farlo con le altre tecniche di interazione uomo-computer, per esempio quelle che sfruttano le onde cerebrali raccolte da un elettroencefalogramma – spiega Faisal –. Invece, con questi occhiali speciali, i nostri sei volontari sono riusciti a ottenere punteggi buoni nel giro di dieci minuti da quando hanno indossato lo strumento, con risultati pari a circa il 20 per cento di quanto raggiunto da chi giocava normalmente spostando la “racchetta” col mouse». Il sistema consuma appena un watt, può inviare i dati in modalità wireless al computer e permette di controllare un mouse sul pc in maniera abbastanza agevole: per cliccare basta fare l'occhiolino. Un gesto intenzionale che non può essere frainteso dallo strumento come invece avviene in altri apparecchi analoghi, che associano al clic il battito di ciglia e quindi un movimento che può avvenire in modo involontario. «Il nostro strumento è vantaggioso perché costa molto meno di altre tecnologie simili e consente un'interazione uomo-macchina facile e non invasiva», dice Faisal.

SCRIVERE IN CORSIVO – Qualcosa di simile arriva dalla Francia, dal progetto di Jean Lorenceau dell'università Pierre e Marie Curie di Parigi i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology: in questo caso però ad essere speciale è lo schermo verso cui il soggetto punta lo sguardo. Si tratta infatti di uno schermo che, attraverso sofisticati sistemi di analisi del movimento e un uso speciale del contrasto, “insegna” a muovere i propri occhi in modo omogeneo e continuo, non a “balzi” come accade di solito. «Contrariamente a quanto si crede, è possibile arrivare a un controllo volontario completo dello sguardo così da fare movimenti regolari, ininterrotti – spiega Lorenceau –. Questi possono essere utilizzati proprio come se fossero una matita per disegnare, scrivere in corsivo, fare la propria firma. Tutto solo con gli occhi». I test su pazienti con sclerosi laterale amiotrofica inizieranno nel 2013, ma lo studioso francese ritiene che il suo sistema potrebbe servire anche a pazienti o persone che non hanno problemi a scrivere normalmente: «Imparare a controllare i movimenti oculari potrebbe rivelarsi utile in pazienti dislessici o con deficit dell'attenzione, ma anche in chirurghi o atleti che devono avere una visione particolarmente acuta e “allenata”». Di certo colpiscono gli “scritti” dei volontari che hanno imparato a usare lo schermo speciale: numeri e parole in corsivo sembrano tracciati a penna, non certo con gli occhi.

domenica 6 gennaio 2013

Sono ingrassata

O gonfiata, che ne so? se riesco a dimagrire cambio la figura dell'Header :)

sabato 5 gennaio 2013

Una tragedia che si doveva evitare

Tragedia sui monti del Bergamasco
una scout 16enne muore nel dirupo
L'incidente a Valbondione. La ragazza, che viveva a Cinisello Balsamo, stava giocando sulla neve
scivolando sul copertone di un vecchio pneumatico.
Gli scout erano la sua più grande passione. E proprio mentre era in vacanza con loro in alta valle Seriana, nella Bergamasca, è rimasta vittima di un incidente sulla neve che le è costato la vita. Chiara Pappalardo, studentessa sedicenne di Cinisello Balsamo (Milano), è morta precipitando per oltre 50 metri in un dirupo, vicino all'agriturismo Salvasecca di Valbondione, dove gli scout milanesi si trovavano dal 2 gennaio. Assieme a un'altra scout, poco dopo mezzogiorno, Chiara stava giocando lungo il pendio accanto all'agriturismo, scendendo sulla neve con una camera d'aria utilizzata come fosse un bob, a poco meno di mille metri di quota.
All'improvviso le due ragazze hanno sbandato e sono andate a finire contro una rete metallica di protezione posta alla fine del pendio e poco prima del dirupo. Come appurato dai carabinieri di Ardesio, per l'impatto la rete non ha retto e si è rotta nella parte bassa. Chiara è stata scaraventata nel dirupo ed è morta sul colpo, una cinquantina di metri più in basso, fra la vegetazione e la neve. L'amica, invece, è rimasta bloccata proprio all'altezza della rete metallica sul ciglio del precipizio e ha riportato una storta a una caviglia. Tutto è avvenuto davanti agli altri scout, una trentina in tutto, e i capi del gruppo hanno subito dato l'allarme, chiamando il 118. L'intervento dei soccorritori si è però rivelato vano: il corpo di Chiara è stato trovato soltanto dopo alcune ore, perché nascosto dalla vegetazione. Alle ricerche hanno  partecipato anche i volontari del Soccorso alpino, la cui sede si trova a valle del dirupo, a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia.
La salma di Chiara è stata trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Valbondione. Nel frattempo i genitori della sedicenne, distrutti dal dolore, hanno raggiunto Valbondione mentre gli altri scout hanno anticipato il rientro a Cinisello. Nella stessa zona, nel giugno 2005, erano morti in circostanze analoghe un quarantenne e il suocero: Flavio Rodigari e Lorenzo Albricci, proprietari dell' agriturismo Salvasecca, morirono precipitando in un dirupo mentre tentavano di far rientrare alcune capre in un recinto.

Tutte le volte che sono salita a Salvasecca, io che soffro di vertigini, oltre che ammirare il panorama bellissimo, ero terrorizzata da quel burrone: sotto la baita c'è un bel prato al limitare di questo un burrone che guarda sul Serio: pauroso.


Mai lasciar fare slittino sulle camere d'aria in quel prato! Già c'erano stati dei morti da quel dirupo!

venerdì 4 gennaio 2013

Esenzioni Regione Lombardia 2013

A decorrere dall’ 1 gennaio 2013 avranno diritto all’esenzione dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica e per le prestazioni di specialistica ambulatoriale:
- i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego, esclusivamente se il relativo reddito familiare risulti pari o inferiore a 27.000 euro/anno, ed i familiari a loro carico, per il periodo di durata di tale condizione;
 - i cittadini in cassa integrazione straordinaria o in deroga o in mobilità che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale o indennità, non superiore ai massimali mensili previsti dalla Circolare n. 20 dell’INPS del 8/2/2012 (allegata alla Nota n. 32069/2012), e i familiari a loro carico, per il periodo di durata di tale condizione;
 - i cittadini cui è stato concesso il contratto di solidarietà cosiddetto difensivo ex art. 1 del D.L. 30 ottobre 1984, n. 726 che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, non superiore ai massimali previsti dalla Circolare n. 20 dell’INPS del 8/2/2012 per la cassa integrazione e i familiari a loro carico, per il periodo di durata di tale condizione.
 
Sono inoltre escluse dal ticket le seguenti prestazioni finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori di cui all'art. 85 della Legge 388/2000:

Mammografia ogni 2 anni per le donne tra 45 e 69 anni, e tutte le prestazioni di secondo livello qualora l'esame mammografico lo richieda;

Pap test ogni 3 anni per le donne tra 25 e 65 anni

Colonscopia ogni 5 anni oltre i 45 anni di età e per i gruppi a rischio

Accertamenti specifici per neoplasie in età giovanile, secondo criteri determinati dal Ministero della Sanità

In relazione a quanto previsto dall'art. 1, commi 4 e 5 del D.lgs 124/98, sono escluse dal ticket le prestazioni erogate a fronte di particolari condizioni di interesse sociale:

prestazioni specialistiche rese nell'ambito di programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva (screening)

prestazioni finalizzate alla tutela della maternità, definite dal decreto del Ministero della Sanità 10 settembre 1998

prestazioni finalizzate all'avviamento al lavoro derivanti da obblighi di legge

prestazioni finalizzate alla promozione delle donazioni di sangue, organi e tessuti, limitatamente alle prestazioni connesse alle attività di donazione; (ivi comprese le prestazioni finalizzate al controllo della funzionalità dell'organo residuo)

prestazioni finalizzate alla tutela della salute collettiva obbligatorie per legge o disposte in caso di epidemie

prestazioni volte alla tutela dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, limitatamente alle prestazioni di cui alla legge n. 210/1992

i vaccini per le vaccinazioni non obbligatorie di cui all'art. 1, comma 34 della legge 23 dicembre 1996, n.662, quali antimorbillosa, antirosolia, antiparotite, anti Haemophylus influenzale di tipo B, nonché quelli previsti da programmi approvati con atti formali delle regioni nell'ambito della prevenzione delle malattie infettive nell'infanzia

prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione dell'infezione da HIV

vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice

Lavoratori all’estero
Dall’anno 2003, i redditi dei soggetti residenti nel territorio dello stato, derivanti da lavoro dipendente prestato all’estero, in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto, in zone di frontiera ed altri Paesi limitrofi, sono imponibili ai fini IRPEF per la parte eccedente 8.000,00 euro, ai sensi dell’art. 2, comma 11, della legge 27/12/2002 n. 289.
 Se si richiedono prestazioni sociali agevolate alla pubblica amministrazione, deve essere dichiarato l’intero ammontare del reddito prodotto all’estero, compresa quindi la quota esente, all’ufficio che eroga la prestazione per la valutazione della propria situazione economica.

giovedì 3 gennaio 2013

La Befana


La Befana
“La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, il vestito alla Romana, viva viva la Befana”: è questo il ritornello che ho sentito cantare spesso quando ero piccola, in occasione dell’Epifania, la festa che, nella nostra tradizione, “tutte le feste si porta via”. Mentre l’Epifania è la ricorrenza religiosa del 6 Gennaio che ricorda l’ascesa dei Re Magi presso la Grotta di Betlemme, nell’immaginario dei bambini si collega all’arrivo della Befana, una vecchietta ricurva e vestita di stracci che distribuisce doni ai bimbi nella notte tra il 5 ed il 6 Gennaio. Le origini di questa leggendaria figura sono davvero molto antiche, e naturalmente sono state tramandate di generazione in generazione.