domenica 27 gennaio 2013

ancora sulla Tassa sui disabili

Messaggero Veneto del 26-01-2013

Disabili, la tassa sulle famiglie regge al vaglio dei giudici 

PORDENONE. Ricorso respinto, la compartecipazione alla spesa, da parte delle famiglie di persone disabili, minori compresi, che frequentano centri diurni o residenziali, è dovuta. Lo ha detto il Tar del Friuli Venezia Giulia che ha cassato il ricorso presentato da 13 famiglie pordenonesi che avevano impugnato la delibera della Regione (la 481 del 10 marzo 2010) che aveva istituito la compartecipazione, e contestato la decisione della Ass 6 di darle attuazione. Ovviamente il Tar entra nel merito per motivare la decisione, ma forse a noi, comuni mortali, interessa poco la dottrina e un po’ di più la logica, o il cuore. Di che cosa parliamo? Di “chi” parliamo? Parliamo di persone disabili, di ragazzi disabili, ragazzi e ragazze che non hanno mai lavorato nè mai lavoreranno, che sono cresciuti grazie all’amore e alla dedizione delle rispettive famiglie, che hanno dallo Stato un’indennità di invalidità di 250 euro circa. Che cosa offriamo loro, come società? Non un lavoro, nè una vita autonoma, nè un’occupazione, nè un posto, nè un ruolo. Offriamo “luoghi” in cui possono trascorrere del tempo in attività più o meno utili, affiancati da operatori, dove possono beneficiare di alcuni servizi, e dove possono vivere 24 ore al giorno se non hanno alternative. Ma non “gratis”, chiedendo una compartecipazione alla spesa. Vale la pena chiedersi se a queste persone e alle loro famiglie di “debba” chiedere di compartecipare alla spesa. Anche in momenti di spendind review imperante come questi, forse ci sono ambiti in cui anche lo Stato dovrebbe dimostrare di avere cuore. Il ricorso, portato avanti dall’avvocato Francesco Longo, è stato respinto perché le varie disposizioni della norma regionale andavano contestate da ogni singolo soggetto e non in un ricorso collettivo. Il Tar ha anche chiarito che quelle impugnate sono norme di carattere sociale e non sanitario. (e.d.g.) 

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