venerdì 31 agosto 2012

E' morto un grande uomo

Carlo Maria Martini è morto all'Aloisianum, l'istituto filosofico dei gesuiti di Gallarate che era diventato la casa dell'arcivescovo emerito di Milano dal 2008, quando era rientrato dalla Terra Santa per curare il Parkinson.
Il cardinale, nato a Torino nel 1927 e che proprio quest'anno aveva festeggiato i sessant'anni di sacerdozio, non ha mai nascosto i tormenti della malattia che aveva colpito lui come aveva fatto con Giovanni Paolo II, ma l'ha sempre affrontata con coraggio sino alla fine. Un coraggio, un "animo sereno" e un "fiducioso abbandono alla volontà del Signore" riconosciuti da papa Benedetto XVI nel messaggio di cordoglio rivolto all'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, ai familiari e a tutta la Diocesi per la perdita di un uomo, anzi "un caro fratello che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa".


Quando Gigi frequentava il catechismo, andavamo spesso in Duomo alla Tradityo e alla Redditio, e spesso abbiamo incontrato il Cardinale.
Ricordo la sua stretta di mano forte e calda, rassicurante, come un grande papà che ti confortava ogni volta che incontravi il suo sguardo.
La sua stretta e quella di Giovanni Paolo II erano molto simili, e mi avevano turbato per la loro forza e dato forza per perseverare nella Fede e in quello in cui Credo.

Ho sentito molto la sua mancanza, sentivo molto il suo carisma, sentivo che era deluso dalla gente, è capitato a Milano nel periodo del riflusso, lui non si stancava di portare avanti iniziative e aveva coraggio.  E lo si sentiva a pelle questo suo coraggio.

Con grande rimpianto ma con la fiducia che da lassù ci guiderà con energia e forza e non ci lascerà mai soli, ricordo questo grande uomo.

pinuccia