domenica 1 dicembre 2019

presentazione 6 dicembre 2019

Presentazione CDD MIlanesi Palazzo Reale 6 dicembre 2019


Riflessioni sui cdd


Ho sempre pensato che le persone siano persone e non numeri.
I ragazzi che frequentano i CDD sono persone più fragili di altri, le loro famiglie devono essere seguite, ascoltate, comprese e aiutate.
Ho sempre pensato che il discorso del pagare il giusto fosse corretto fino ad un certo punto.

L'impoverimento delle famiglie dove si vive la disabilità è più che evidente, più pesante la disabilità più oneroso il carico familiare. Chi può  permettersi un badante, deve essere aiutato e sostenuto. L'istitituzionalizzazione , cioè il ricovero in Residenzialità, deve essere evitato il più possibile e solo in casi estremi. Ma per fare questo è doveroso da parte delle Istituzioni (Regione e Comune), intervenire a sostegno delle famiglie in difficoltà, non solo economiche ma strutturali.

E invece succede che  il Comune di Milano approvi di nascosto la delibera 1354 che mette vincoli di reddito che praticamente escludono il 70% dai contributi.

I servizi Territoriali non danno più risposte, sarebbero dislocati nei 9 Municipi, ma non funzionano, non hanno le informative, non seguono gli aggiornamenti, non conoscono le delibere, non possono sostenere nessuno e non sono neppure in grado di indirizzare  chi accede a loro.
Sono 3 anni che negli Uffici delle Politiche sociali del Comune di Milano si avvicendano persone che con la disabilità mai hanno avuto a che fare.
 Abbiamo ottenuto l’applicazione dell’ISEE Sociosanitario per la Compartecipazione alla spesa dei CDD dopo mesi di discussione, e abbiamo chiesto più volte che venga applicato ISEE SOCIOSANITARIO per tutti i contributi inerenti le prestazioni sociosanitarie che ci riguardano. Abbiamo anche contestato il calcolo della compartecipazione per gli utenti “orfani” che a causa della reversibilità vanno a superare le soglie, mentre di fatto si trovano in una situazione che, anche economicamente, è più impegnativa rispetto a quanti hanno ancora entrambi i genitori. Chiedevamo l’inserimento di questi casi nella fascia intermedia, cosa che per ora non è stata recepita. Sta di fatto che la Delibera ha la validità di un anno e sta per scadere. 
I fondi per le Vacanze Estive (250.000€) verranno unificati con il budget PEI (contributo per coloro che non frequentano altri servizi) per un totale di circa 900.000€.  Cosa significa convogliare le 250 mila € per le vacanze sollievo nei PEI? Se significa che non è più necessario aspettare un’altra delibera per procedere ai Bandi di assegnazione per le Cooperative, in modo da avere il Catalogo Vacanze nel mese di febbraio, allora bene, diversamente non ha senso.  
Chiaro, poi, che se l’Isee Ordinario previsto è di 40.000€ saranno sempre meno quelli che potranno usufruire delle Vacanze.   Noi che abbiamo i figli con disabilità andiamo incontro ad un progressivo impoverimento perché vita natural durante dobbiamo mantenere, curare e fornire tutto quanto necessita alla vita dei nostri figli.
Noi siamo una categoria fragile, e chiediamo di essere tutelati.
Riporto ancora una volta in evidenza il tema dei minori: sappiamo quanti sono i minorenni iscritti nei CDD? Considerato il fatto che i CDD, a determinate condizioni, accolgono anche ragazzi dai 16 anni, ci sono famiglie che per tre anni rischiano di pagare il massimo della quota di compartecipazione in quanto l’ISEE di riferimento è quello ordinario. Sollevo una questione di equità, non giuridica. -  La Comunicazione Aumentativa è un canale comunicativo spesso non promosso e discusso con le famiglie.  Secondo me, in presenza di persone non verbali e con difficoltà comunicative, la CAA è uno strumento fondamentale da acquisire per esprimersi ed essere in maggior modo protagonisti della propria vita. Chiediamo che la CAA sia ufficialmente riconosciuta fra le metodologie educative. 
Riguardo le attività aggiuntive rivolte agli utenti disabili dei CDD milanesi faccio notare che iniziano di solito a metà ottobre e terminano a maggio dell'anno successivo.
Quindi gli utenti dei centri rimangono scoperti da queste attività nei mesi di settembre, metà ottobre, giugno e luglio,e questo non è proattivo al mantenimento di determinate abilità.

Riflessione per la giornata della disabilità



Ho sempre pensato che le persone siano persone e non numeri.

I ragazzi che frequentano i CDD sono persone più fragili di altri, le loro famiglie devono essere seguite, ascoltate, comprese e aiutate.

Ho sempre pensato che il discorso del pagare il giusto fosse corretto fino ad un certo punto.
L'impoverimento delle famiglie dove si vive la disabilità è più che evidente, più pesante la disabilità più oneroso il carico familiare. Chi può  permettersi un badante, deve essere aiutato e sostenuto. L'istitituzionalizzazione , cioè il ricovero in Residenzialità, deve essere evitato il più possibile e solo in casi estremi. Ma per fare questo è doveroso da parte delle Istituzioni (Regione e Comune), intervenire a sostegno delle famiglie in difficoltà, non solo economiche ma strutturali.
E invece succede che  il Comune di Milano approvi di nascosto la delibera 1354 che mette vincoli di reddito che praticamente escludono il 70% dai contributi.
I servizi Territoriali non danno più risposte, sarebbero dislocati nei 9 Municipi, ma non funzionano, non hanno le informative, non seguono gli aggiornamenti, non conoscono le delibere, non possono sostenere nessuno e non sono neppure in grado di indirizzare  chi accede a loro.
Sono 3 anni che negli Uffici delle Politiche sociali del Comune di Milano si avvicendano persone che con la disabilità mai hanno avuto a che fare.
Quindi gli utenti dei centri rimangono scoperti da queste attività nei mesi di settembre, metà ottobre, giugno e luglio,e questo non è proattivo al mantenimento di determinate abilità.


 Abbiamo ottenuto l’applicazione dell’ISEE Sociosanitario per la Compartecipazione alla spesa dei CDD dopo mesi di discussione, e abbiamo chiesto più volte che venga applicato ISEE SOCIOSANITARIO per tutti i contributi inerenti le prestazioni sociosanitarie che ci riguardano. Abbiamo anche contestato il calcolo della compartecipazione per gli utenti “orfani” che a causa della reversibilità vanno a superare le soglie, mentre di fatto si trovano in una situazione che, anche economicamente, è più impegnativa rispetto a quanti hanno ancora entrambi i genitori. Chiedevamo l’inserimento di questi casi nella fascia intermedia, cosa che per ora non è stata recepita. Sta di fatto che la Delibera ha la validità di un anno e sta per scadere. 
i fondi per le Vacanze Estive (250.000€) verranno unificati con il budget PEI (contributo per coloro che non frequentano altri servizi) per un totale di circa 900.000€.  Cosa significa convogliare le 250 mila € per le vacanze sollievo nei PEI? Se significa che non è più necessario aspettare un’altra delibera per procedere ai Bandi di assegnazione per le Cooperative, in modo da avere il Catalogo Vacanze nel mese di febbraio, allora bene, diversamente non ha senso.  
Chiaro, poi, che se l’Isee Ordinario previsto è di 40.000€ saranno sempre meno quelli che potranno usufruire delle Vacanze.   Noi che abbiamo i figli con disabilità andiamo incontro ad un progressivo impoverimento perché vita natural durante dobbiamo mantenere, curare e fornire tutto quanto necessita alla vita dei nostri figli.
Noi siamo una categoria fragile, e chiediamo di essere tutelati.
Riporto ancora una volta in evidenza il tema dei minori: sappiamo quanti sono i minorenni iscritti nei CDD? Considerato il fatto che i CDD, a determinate condizioni, accolgono anche ragazzi dai 16 anni, ci sono famiglie che per tre anni rischiano di pagare il massimo della quota di compartecipazione in quanto l’ISEE di riferimento è quello ordinario. Sollevo una questione di equità, non giuridica. -  La Comunicazione Aumentativa è un canale comunicativo spesso non promosso e discusso con le famiglie.  Secondo me, in presenza di persone non verbali e con difficoltà comunicative, la CAA è uno strumento fondamentale da acquisire per esprimersi ed essere in maggior modo protagonisti della propria vita. Chiediamo che la CAA sia ufficialmente riconosciuta fra le metodologie educative. 
Riguardo le attività aggiuntive rivolte agli utenti disabili dei CDD milanesi faccio notare che iniziano di solito a metà ottobre e terminano a maggio dell'anno successivo.

giovedì 10 gennaio 2019

perchè non si risponde alle mail?

grave situazione creatasi per l'attuazione del progetto fatto grazie alla legge 112


La 112 avrebbe dovuto funzionare come palestra di autonomia, a quanto pare non funziona proprio. Non è pensabile che il trasporto dal CDD alla struttura individuata per l'autonomia, in concerto con i Case Manager, non sia previsto!
Non è neppure  accettabile che  nei due Bandi (2 Bandi) uno con scadenza 31 ottobre 2017 uno 31 marzo 2018, solo al primo bando siano state attribuite le risorse.
Le Assistenti Sociali Case Manager si sono  date da fare e hanno svolto il proprio lavoro con passione e abnegazione.
Ma perchè non è possibile espletare le palestre di autonomia  completamente?

Come è possibile escludere il trasporto dalla struttura individuata al CDD e metterli a carico delle famiglie?

Chiedo risposte immediate e chiarificatrici alle domande/segnalazioni dei genitori che ho inoltrato.
Chiedo altresì che venga data al più presto risposta a tutte le  850/900 famiglie dei CDD, riguardo al pagamentoi della retta relativamente alla approvazione in giunta della delibera approvata a dicembre sulla compartecipazione in base a ISEE Sociosanitario.
Chiedo altresì che riguardo alle contestazioni riguardanti i Titoli Sociali (delibera 2 agosto 2018) venda data attuazione alle richieste dei disabili, dopo mesi di discussione con il Tavolo Permanente.


Chiedo pertanto un incontro urgente per discutere e sanare queste problematiche veramente inconciliabili con lo spirito della LG. 112 e con i rapporti tra Direzione di Settore e Coordinamento CDD Milanesi.
Un altro problema che si sta evidenziando è poi la sanitarizzazione dei CDD : dobbiamo anche risorvere dei conflitti di competenze con strutture accreditate sanitarie che in base alla funzione sociosanitaria del CDD lasciano a piedi le famiglie in difficoltà. (vedi problema Narcisi).


Resto in attesa di VS risposte e di un appuntamento urgente con il nostro Direttivo


Corduali saluti e Buon Anno



Pinuccia Pisoni Presidente CDD Milanesi

questa mail è stata inviata a tutta la dirigenza del settore  disabilità.
non c'è stata nessuna risposta.
di seguito le testimonianze dei genitori:

Ciao Pinuccia, ieri  sono  andato    con   Longoni , mi  ha  detto  che  non  viene  riconosciuto  il  pulmino  destinazione appartamento, ma  solo  viaggio  casa-cdd  andata -ritorno, e  che  il viaggio del  pulmino  and-ritor a carico disabile  è di 24 euro .al   giorno , penso che  nessuno  farà  più  la 112. dovremo  parlarne  con le  istituzioni.  riguardo  le  nuove regole  di  pagamento  il  comune  sai  se  manda  comunicazione  ai  genitori, se  dobbiamo  spiegare  noi  ai  genitori le  novità,

Claudio


Ciao Pinuccia, ti segnalo,per coinvolgimento personale e non, un grosso problema che si stà verificando e che mette a repentaglio l’attuazione dei progetti presentati con gli stanziamenti della legge 112.
Mio figlio Giovanni, che come ben sai frequenta il CDD Bazzi, doveva fare il suo primo weekend  di “ palestra di autonomia” presso la microcomunità di Via De Ruggero 33 a partire da venerdì 11 Gennaio:  tutto già pensato e preparato dal mese di Dicembre. La scorsa settimana ho chiesto al mio coordinatore se poteva chiedere l’autorizzazione per lo spostamento di percorso da casa a via De Ruggero, cosa che sapevo essere stata fatta da altre famiglie del nostro CDD senza alcun problema, né spesa aggiuntiva.
Ieri mi è stato detto che questo servizio non può più essere fatto perché nel progetto della 112, fatto per Giovanni a suo tempo, non erano stati conteggiati da chi di dovere, sembra dalla case manager,i soldi per il trasporto dal Cdd a De Ruggero e viceversa!! Morale della favola,io dovrei portare  Giovanni Venerdì pomeriggio dopo il centro e ritornare a prenderlo il lunedì mattina alle 8.30 per riportarlo al CDD: questa sarebbe palestra di autonomia con graduale distaccamento dalla famiglia?! A me pare proprio di no!
Inoltre questa situazione in cui il Comune di Milano non paga il trasporto perché non tocca lui e grazie ad un progetto fatto male non è previsto il trasporto, mette a repentaglio gli obbiettivi di attuazione della legge 112.
Molte famiglie saranno costrette, grazie a questo pasticcio a rinunciare alla sperimentazione tanto decantata! 
Ad esempio il Sig.Longoni che ha la figlia al Cdd Noale  che avrebbe dovuto stare 2 settimane in via Cenni si è visto costretto a rinunciare perché il trasporto non era previsto! Una prova di allontanamento dalla famiglia con conseguente incremento della autonomia personale, viene fatta con il papà che viene a portarti e prenderti due volte al giorno? E’ una vergogna…
Siamo davanti al classico scarica barili: il Comune con Giuntoni dicono che non è compito loro e le casemanger, assistenti sociali, dicono che la famiglia non aveva chiesto il trasporto!! Incredibile: la famiglia deve chiedere il trasporto? Chi ha in carico il progetto dovrebbe pensare a tutte le variabili in gioco!
Vedi cosa tu a chi rivolgerti, anche perché entro breve questo problema sarà comune a molte famiglie.
Ah, dimenticavo, le famiglie che hanno già cominciato a fare sperimentazione di autonomia entro dicembre scorso, miracolosamente hanno il trasporto pagato! come mai?
Saluti

Elisabetta