La 112 avrebbe dovuto funzionare come palestra di autonomia, a quanto pare non funziona proprio. Non è pensabile che il trasporto dal CDD alla struttura individuata per l'autonomia, in concerto con i Case Manager, non sia previsto!
Non è neppure accettabile che nei due Bandi (2 Bandi) uno con scadenza 31 ottobre 2017 uno 31 marzo 2018, solo al primo bando siano state attribuite le risorse.
Le Assistenti Sociali Case Manager si sono date da fare e hanno svolto il proprio lavoro con passione e abnegazione.
Ma perchè non è possibile espletare le palestre di autonomia completamente?
Come è possibile escludere il trasporto dalla struttura individuata al CDD e metterli a carico delle famiglie?
Chiedo risposte immediate e chiarificatrici alle domande/segnalazioni dei genitori che ho inoltrato.
Chiedo altresì che venga data al più presto risposta a tutte le 850/900 famiglie dei CDD, riguardo al pagamentoi della retta relativamente alla approvazione in giunta della delibera approvata a dicembre sulla compartecipazione in base a ISEE Sociosanitario.
Chiedo altresì che riguardo alle contestazioni riguardanti i Titoli Sociali (delibera 2 agosto 2018) venda data attuazione alle richieste dei disabili, dopo mesi di discussione con il Tavolo Permanente.
Chiedo pertanto un incontro urgente per discutere e sanare queste problematiche veramente inconciliabili con lo spirito della LG. 112 e con i rapporti tra Direzione di Settore e Coordinamento CDD Milanesi.
Un altro problema che si sta evidenziando è poi la sanitarizzazione dei CDD : dobbiamo anche risorvere dei conflitti di competenze con strutture accreditate sanitarie che in base alla funzione sociosanitaria del CDD lasciano a piedi le famiglie in difficoltà. (vedi problema Narcisi).
Resto in attesa di VS risposte e di un appuntamento urgente con il nostro Direttivo
Corduali saluti e Buon Anno
Pinuccia Pisoni Presidente CDD Milanesi
questa mail è stata inviata a tutta la dirigenza del settore disabilità.
non c'è stata nessuna risposta.
di seguito le testimonianze dei genitori:
Ciao Pinuccia, ieri sono andato con Longoni , mi ha detto che non viene riconosciuto il pulmino destinazione appartamento, ma solo viaggio casa-cdd andata -ritorno, e che il viaggio del pulmino and-ritor a carico disabile è di 24 euro .al giorno , penso che nessuno farà più la 112. dovremo parlarne con le istituzioni. riguardo le nuove regole di pagamento il comune sai se manda comunicazione ai genitori, se dobbiamo spiegare noi ai genitori le novità,
Claudio
Ciao Pinuccia, ti segnalo,per
coinvolgimento personale e non, un grosso problema che si stà
verificando e che mette a repentaglio l’attuazione dei
progetti presentati con gli stanziamenti della legge 112.
Mio figlio Giovanni, che come ben sai
frequenta il CDD Bazzi, doveva fare il suo primo weekend di “
palestra di autonomia” presso la microcomunità di Via De
Ruggero 33 a partire da venerdì 11 Gennaio: tutto già pensato
e preparato dal mese di Dicembre. La scorsa settimana ho
chiesto al mio coordinatore se poteva chiedere
l’autorizzazione per lo spostamento di percorso da casa a via
De Ruggero, cosa che sapevo essere stata fatta da altre
famiglie del nostro CDD senza alcun problema, né spesa
aggiuntiva.
Ieri mi è stato detto che questo servizio
non può più essere fatto perché nel progetto della 112, fatto
per Giovanni a suo tempo, non erano stati conteggiati da chi
di dovere, sembra dalla case manager,i soldi per il trasporto
dal Cdd a De Ruggero e viceversa!! Morale della favola,io
dovrei portare Giovanni Venerdì pomeriggio dopo il centro e
ritornare a prenderlo il lunedì mattina alle 8.30 per
riportarlo al CDD: questa sarebbe palestra di autonomia con
graduale distaccamento dalla famiglia?! A me pare proprio di
no!
Inoltre questa situazione in cui il Comune
di Milano non paga il trasporto perché non tocca lui e grazie
ad un progetto fatto male non è previsto il trasporto, mette a
repentaglio gli obbiettivi di attuazione della legge 112.
Molte famiglie saranno costrette, grazie a
questo pasticcio a rinunciare alla sperimentazione tanto
decantata!
Ad esempio il Sig.Longoni che ha la figlia
al Cdd Noale che avrebbe dovuto stare 2 settimane in via
Cenni si è visto costretto a rinunciare perché il trasporto
non era previsto! Una prova di allontanamento dalla famiglia
con conseguente incremento della autonomia personale, viene
fatta con il papà che viene a portarti e prenderti due volte
al giorno? E’ una vergogna…
Siamo davanti al classico scarica barili:
il Comune con Giuntoni dicono che non è compito loro e le
casemanger, assistenti sociali, dicono che la famiglia non
aveva chiesto il trasporto!! Incredibile: la famiglia deve
chiedere il trasporto? Chi ha in carico il progetto dovrebbe
pensare a tutte le variabili in gioco!
Vedi cosa tu a chi rivolgerti, anche perché
entro breve questo problema sarà comune a molte famiglie.
Ah, dimenticavo, le famiglie che hanno già
cominciato a fare sperimentazione di autonomia entro dicembre
scorso, miracolosamente hanno il trasporto pagato! come mai?
Saluti
Elisabetta