Non disponendo ancora del testo ufficiale (che verrà depositato a giorni
alla Camera) questa prima analisi si basa sulla versione del disegno di legge
sottoposta al Consiglio del Ministri e sulle successive dichiarazioni di
provenienza ministeriale.
Il quadro che ne esce non è positivo per le persone con disabilità e i loro
familiari e, più in generale, per le fasce più a rischio di povertà del nostro
Paese.
In sintesi:
- vengono attuati nuovi pesanti tagli al Servizio Sanitario Nazionale che
comporteranno una ulteriore riduzione qualitativa e quantitativa dei servizi;
- vengono ulteriormente ridotti i trasferimenti alle Regioni costringendole ad
un’ulteriore compressione dei servizi ai cittadini;
- vengono aumentate di un punto le aliquote IVA diminuendo il potere di
acquisto delle famiglie;
- vengono ridotte le aliquote più basse di tassazione IRPEF senza produrre
significativi vantaggi per i redditi più bassi , e non producendo alcun effetto
per i 3.4 milioni di poveri del nostro Paese;
- vengono per la prima volta considerati redditi imponibili le provvidenze
economiche riservate alle persone disabili, producendo effetti negativi a
cascata;
con efficacia finanziaria molto ridotta, si interviene sui permessi riservati
ai lavoratori (esclusi i lavoratori disabili, genitori, coniuge) il che
assistono un familiare con grave disabilità, riducendone in quei giorni la
retribuzione del 50%.
Questo il quadro in estrema sintesi, ma si invita alla lettura che riserva
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