A più di
un anno dall'insediamento della nuova amministrazione i temi aperti relativi
alla disabilità sono ancora numerosi e diversi problemi si sono trasformati in
vere e proprie emergenze. Molti sono i
segnali che ci giungono dalle persone con disabilità, dalle loro famiglie e dal
mondo dei servizi che evidenziano come non sia sostenibile la mancanza di
risposte ai continui interrogativi posti all'Amministrazione Comunale.
A fronte di questa situazione le associazioni e il sistema dei servizi sono
giunte separatamente alla medesima conclusione: dover sollecitare in modo
deciso risposte concrete e segnali chiari e significativi da parte
dell'Assessorato alle Politiche Sociali ed in particolar modo dalla Direzione
Settore Disabilità.
Pertanto è stato richiesto un incontro alla D.ssa Anzaghi per sottoporre alla
attenzione sua e dell'Assessorato i punti che qui di seguito riportiamo
sinteticamente, ponendo l'accento sul fatto che, nella situazione attuale, il
fattore "tempo" risulta determinante; l'assenza di risposte così protratta
nel tempo ha creato forti tensioni che stanno spingendo le persone con
disabilità, le famiglie e il mondo dei servizi a ricercare forme di evidenza
pubblica per rendere manifesta la situazione.
Per questo motivo è stato chiesto al Comune di Milano, tramite il direttore di
settore, di poter avere riscontri certi e scritti alle questioni poste entro e
non oltre martedì prossimo 2 ottobre, richiamando fortemente l'attenzione
sul fatto che le risposte che arriveranno dall'Assessorato saranno la
discriminante relativamente ad eventuali forme di pubblica protesta.
PUNTI
1) passaggi concreti di implementazione
del piano di zona (dalla teoria alla prassi)
a) avvio tavoli tematici:
tempistica convocazione (entro 3 settimane), composizione, coordinamento e modalità
di partecipazione
b) Tempi e obiettivi
2) rapporto difficoltoso con l’apparato
amministrativo del settore:
a) necessità di ridefinire l’organigramma alla luce della
particolari difficoltà segnalate con l’area di riferimento, al rapporto coi
nuclei zonali, CSE-SFA-CAD e residenzialità
b) problematiche legate agli NDD
3) risposta alle situazioni emergenziali
già più volte segnalate
a. CDD SFA CSE:
scorrimento liste di attesa 200 persone in lista - richiesta di piano di
rientro (specifiche percentuali di inserimento per mese, investimento che si
intende fare per mese)
b. CAD: attivati solo 6 CAD su 10
accreditati
c. residenzialità: scorrimento liste
di attesa e sblocco pronto intervento, aggiornamento rette legate al processo
di accreditamento
d. ProgettaMI: implementazione retta
"sperimentazione" e analisi modello di presa in carico su cui
lavorare anche progettualmente
e. partecipazione alla spesa (avvio
politiche di partecipazione improntate al “pagare il giusto” ed in modo equo)
f. vacanze: copertura,
contribuzione e tempistiche. Quali risposte per fascia 15-18 anni ?
g. ADH: riavvio del sistema
h. Innalzamento età da 60 ai 65 anni
passaggio a settore anziani: la gestione del processo
i. art. 14 328/2000 presa in carico
globale: avviato percorso con prof Croce, raccolte richieste formali di stesura
progetti: cosa accade ora? Mantenimento attenzione e finanziamento sui PEI che
gli NDD ritengono opportuno avviare in concorso con le famiglie e le persone
con disabilità
l. vita indipendente
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