domenica 14 ottobre 2012

La disabilità a Milano: problematiche

A più di un anno dall'insediamento della nuova amministrazione i temi aperti relativi alla disabilità sono ancora numerosi e diversi problemi si sono trasformati in vere e proprie emergenze.  Molti sono i segnali che ci giungono dalle persone con disabilità, dalle loro famiglie e dal mondo dei servizi che evidenziano come non sia sostenibile la mancanza di risposte ai continui interrogativi posti all'Amministrazione Comunale.
A fronte di questa situazione le associazioni e il sistema dei servizi sono giunte separatamente alla medesima conclusione: dover sollecitare in modo deciso risposte concrete e segnali chiari e significativi da parte dell'Assessorato alle Politiche Sociali ed in particolar modo dalla Direzione Settore Disabilità.
Pertanto è stato richiesto un incontro alla D.ssa Anzaghi per sottoporre alla attenzione  sua e dell'Assessorato i punti che qui di seguito riportiamo sinteticamente, ponendo l'accento sul fatto che, nella situazione attuale, il fattore "tempo" risulta determinante; l'assenza di risposte così protratta nel tempo ha creato forti tensioni che stanno spingendo le persone con disabilità, le famiglie e il mondo dei servizi a ricercare forme di evidenza pubblica per rendere manifesta la situazione.
Per questo motivo è stato chiesto al Comune di Milano, tramite il direttore di settore, di poter avere riscontri certi e scritti alle questioni poste entro e non oltre martedì prossimo 2 ottobre, richiamando fortemente l'attenzione sul fatto che le risposte che arriveranno dall'Assessorato saranno la discriminante relativamente ad eventuali forme di pubblica protesta.

PUNTI
1)       passaggi concreti di implementazione del piano di zona (dalla teoria alla prassi)
    a)      avvio tavoli tematici: tempistica convocazione (entro 3 settimane), composizione, coordinamento e modalità di partecipazione
    b)       Tempi e obiettivi

2)      rapporto difficoltoso con l’apparato amministrativo del settore:
    a) necessità di ridefinire l’organigramma alla luce della particolari difficoltà segnalate con l’area di riferimento, al rapporto coi nuclei zonali, CSE-SFA-CAD e residenzialità
    b) problematiche legate agli NDD

3)      risposta alle situazioni emergenziali  già più volte segnalate
    a.     CDD SFA CSE:    scorrimento liste di attesa 200 persone in lista - richiesta di piano di rientro (specifiche percentuali di inserimento per mese, investimento che si intende fare per mese)
    b.    CAD: attivati solo 6 CAD su 10 accreditati
    c.     residenzialità: scorrimento liste di attesa e sblocco pronto intervento, aggiornamento rette legate al processo di accreditamento
    d.    ProgettaMI: implementazione  retta "sperimentazione" e analisi modello di presa in carico su cui lavorare anche progettualmente
    e.     partecipazione alla spesa (avvio politiche di partecipazione improntate al “pagare il giusto” ed in modo equo)
    f.     vacanze: copertura, contribuzione  e tempistiche. Quali risposte per fascia 15-18 anni ?
    g.    ADH: riavvio del sistema
    h.    Innalzamento età da 60 ai 65 anni passaggio a settore anziani: la gestione del processo
    i.     art. 14 328/2000 presa in carico globale: avviato percorso con prof Croce, raccolte richieste formali di stesura progetti: cosa accade ora? Mantenimento attenzione e finanziamento sui PEI che gli NDD ritengono opportuno avviare in concorso con le famiglie e le persone con disabilità
l.      vita indipendente


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