Coerenza
Io penso che sia molto difficile rappresentare efficacemente
il pensiero di tante persone. Efficacemente e coerentemente.
Parlo dei nostri direttivi.
Io mi trovo nel direttivo di Ledha Milano, dei CDD milanesi e
dell’Associazione Genitori Don Gnocchi.
Stiamo affrontando con molta fatica il problema della
“compartecipazione alla spesa per i CDD Milanesi”.
Un argomento difficile da sostenere, i CDD fanno parte dei
LEA (livelli essenziali di Assistenza), e come tali devono essere erogati a
titolo gratuito (per la parte Sanitaria), stiamo parlando di Disabili Gravi.
Il Comune di Milano si trova in un momento di deficit
economico. Per quando l’Assessore
sostenga che NON sono stati tagliati
fondi alla disabilità, di fatto da mesi chiede alle famiglie dei CDD di
partecipare alla spesa. Le proposte sono state molteplici, ora sono arrivati ad
una tabella che prende in considerazione sì l’ISEE individuale, ma anche il
reddito del disabile, il che penalizza i disabili che non hanno più i genitori.
L’unico reddito dei disabili gravi è la pensione di
inabilità e l’indennità di accompagnamento.
L'indennità è prevista al solo titolo della minorazione, cioè senza
considerare il reddito eventualmente posseduto dall'invalido e senza
riferimento all'età di questi.
Le famiglie hanno respinto in toto l’ipotesi di
compartecipazione alla spesa.
Al momento non esiste una ISEE nazionale, il fattore
Famiglia (proposta della Regione Lombardia)
non è stato approvato, e non è in vigore, Contemporaneamente è stato
aperto un confronto, ancora in corso, fra INPS e Ministero del lavoro per
chiarire la questione. Nel frattempo i limiti reddituali continuano ad essere
quelli di sempre (individuali).
Se le famiglie che noi rappresentiamo si oppongono
all’applicazione della “tassa sulla disabilità” (perché di questo si tratta,
una tassa), come possiamo noi membri
del direttivo esprimerci diversamente e proclamare che le famiglie sono
d’accordo?
Fosse anche per motivi giustificabili, come il fatto che
l’approvazione del nuovo ISEE potrebbe essere più penalizzante per la famiglie,
ma di fatto la proposta del Comune di Milano ha il limite temporale proprio
dell’approvazione del nuovo ISEE, quindi sono argomentazione fasulle.
Pinuccia