Punti di debolezza e punti di forza dopo la pandemia.
1.
Prima della pandemia: PEI sperimentazione lg 112
presso case famiglia o nei casi più gravi sperimentazioni presso RSD, con rientro CDD di appartenenza. Tempi da
5gg a 2 settimane, anche 1 mese.
Punti di debolezza: delibera del 2 agosto 2018
sui titoli sociali che prevede ISEE ordinario per godere dei contributi, anche
per i disabili. Lg 112 prevede ISEE
sociosanitario .
PEI condiviso con le famiglie. Uscite,
contatti con il quartiere ove ubicato il CDD, partecipazione alla vita del
Municipio di appartenenza del CDD.
2.
Durante la Pandemia NULLA. Dopo
il lock down di 2 mesi il 4 maggio ministro determinava la riapertura dei CDD.
Regione Lombardia recepiva le riaperture il 9 giugno con DGR, ma in attesa
delle regole per le riaperture i CDD hanno di fatto riaperto a metà luglio
2020. Con pochissimi utenti effettuato collegamenti ZOOM dopo varie
insistenze, oppure individuali skype , ma dopo molte insistenze e cmq dopo
maggio.
3.
A settembre 2020 ripresa delle attività limitate in bolla nei CDD
con orari sfalsati, doppi turni e tempo ridotto, non 7 ore ma 6 ore, alcuni.
Altri 3gg la settimana, altri apertura a scaglioni part-time a rotazione solo
mattino o solo pomeriggio.
4.
La frequenza
in questo periodo fino al mese scorso NON è stata mai al 100% ma sul 70%
in alcuni casi.
5.
Molte
famiglie spaventate per le possibilità di contagio hanno tenuto in casa
i ragazzi.
6.
Vaccinazioni iniziate in Don Gnocchi a marzo 2021 , negli altri CDD da metà aprile.
7.
Ad oggi il 98% degli utenti ed operatori nei CDD
e le famiglie, sono vaccinati ma vige
ancora la DGR del 9 giugno 2020, quindi distanziamenti triage, tamponi, presidi
sanitari, BOLLE in cui le attività sono svolte in modalità provvisoria, nessun
contatto esterno.
8.
Le prospettive per la ripartenza devono tenere
conto del diffuso disagio delle famiglie
e dei disabili .E’ come pretendere che chi ha avuto 2
gambe rotte faccia la maratona.
9.
Ripartire dalle famiglie e riprendere la 112 per
cui sono stati stanziati fondi non utilizzati.
10.
Rifare i PEI con la partecipazione delle famiglie.
11.
Riprendere i contati con i municipi di
riferimento e le attività inclusive con le scuole che fornivano un punto di
forza per l’inclusione.
12.
Sollecitare Regione per una nuova delibera che
preveda il superamento delle bolle e dei distanziamenti.
13.
Rivedere la delibera sui titoli sociali di
agosto 2018.
14.
Dare strumenti alle assistenti sociali di zona,
ora decentrate nei municipi, per dare effettivo sostegno. Anche per la
distribuzione delle liste di attesa nei vari centri diurni (sfa/cse/cdd).
Nel 2020 non sono state
organizzate le Vacanze sollievo. Sono stati stanziati dei voucher ma è compito
delle famiglie trovare la cooperativa di riferimento. Che devo anche stilare un
PEI.I voucher sono solo per chi ha ISEE familiare sotto i 40 mila €. Tutti gli
altri inutile fare domande.
Importanza del distacco
familiare, nella prospettiva del dopodinoi.
La compartecipazione alla spesa
durante la pandemia è stata sospesa, ma al marzo 2020 è stata approvata una
delibera che raddoppiava la compartecipazione (da 32€ a 54,€ da 102€ a 198€)
eccetera.
Anche questa manovra è stata poco
intelligente e per niente gradita. Disincentivante.