Esprimere il senso di disagio
provato ieri all’Assemblea del Coordinamento CDD non è facile.
Ho lavorato per più di 10 anni
nel Direttivo, sono stata presidente per ben 8 anni, ho lavorato tantissimo per
i genitori, sempre disponibile e in ascolto, fino al look down. Poi è successo
che mi hanno fatto dimettere perché le mie idee erano troppo di sinistra.
Amen, non avevo comunque
intenzione di ricandidarmi. Ho avuto buoni rapporti con i funzionari del Comune
di Milano, ottimi rapporti con i due assessori che si sono succeduti nei miei 8
anni di presidenza, non ho mai taciuto riguardo alle problematiche (tante) sul
funzionamento dei CDD sia comunali che convenzionati.
E ho sempre pensato che la
visibilità del Coordinamento doveva essere incrementata sia con il Blog che
avevo creato, che con le pagine social e avevo ragione!
Tante situazioni si sono
sbloccate proprio perché le ho denunciate sul blog e sulle pagine social, vedi
Anfossi, vedi le colonie o vacanze sollievo, che prima del lockdown venivano
coordinate dal Comune di Milano. Cosa che ha dismesso, erogando solo voucher,
ora, ma che fino a 3 anni fa gestiva e proponeva, sempre con le cooperative,
mandando i cataloghi alle famiglie, coordinando le esigenze tramite o l’AIAS o
le assistenti sociali, ma anche con noi del Coordinamento che ci impegnavamo
nei sopralluoghi e negli incontri pre-vacanze e post-vacanze.
Ora più nulla, ogni famiglia si deve
arrangiare.
Strutture come le case dell’autonomia
sono partite perché le ho volute fortemente. Il confronto con le famiglie è
sempre stato basilare.
E ora in nome di una presunta
privacy, viene a cadere tutto l’impianto social che ha sostenuto e fatto
crescere il buon nome e la determinazione che ha caratterizzato i miei 8 anni
di impegno come presidente.
Passi il trasloco al Cam
Garibaldi da Bonola, può anche essere che molti di zona est si trovino scomodi,
ma in 40 di vita del Coordinamento, nessuno si è mai lamentato, anzi.
Ma quello che mi disturba è il
fatto che viene negato alle famiglie e ai rappresentanti nei CPS di esprimersi
e di comunicare.
Questo è veramente da trogloditi.
Ancora mi rende perplessa l’eccessiva
burocratizzazione delle funzioni del direttivo che ora si fa chiamare
Esecutivo. Nonché la volontà prima velata ora manifesta, di smantellare tutto quanto
era stato costruito in 40 anni.
Pinuccia