Gentilissima dott.ssa...
Vengo a sapere che al CDD3 mancano 2 educatrici, una dal
mese di dicembre (infortunio domestico) la seconda da un paio di settimane:
infortunio in ambito lavorativo.
Nella giornata di lunedì 3 aprile erano assenti 4 educatori
per malattia.
La settimana scorsa è stata inviata al CDD3 una bravissima
ASA, ma non si tratta di una educatrice, il personale lamenta la mancanza delle
figure educative, dichiarandosi impossibilitato a svolgere i programmi
educativi previsti dal PEI.
Quindi da 2 settimane i ragazzi utenti del CDD3 la mattina
svolgono attività ricreative in gruppo allargato, al pomeriggio rilassamento. I
laboratori sono saltati, non potendo assentarsi dal gruppo l’educatrice addetta
alla CGT.
A questo punto mi chiedo come sia possibile dare la
disponibilità al Comune per accogliere altri 10 utenti, quando non si ha il
personale indispensabile per ottemperare almeno ai programmi dei PEI per gli
utenti presenti?
Si è ribadito in più ambiti che la funzione del CDD non è
meramente sociosanitaria, ma Educativa.
Chiedo un intervento immediato di sostegno al CDD3 in modo
da poter svolgere almeno i programmi stabiliti.
In attesa di un suo sollecito intervento (i ragazzi del CDD3
non sono numeri), cordialmente saluto
risposta:
la ringrazio per il contributo
che ha voluto farci pervenire.
In effetti allo stato attuale
mancano al CDD3 due educatrici.
Nonostante tali mancanze gli
standard vengono rispettati come verificato dalla la vigilanza ASL il giorno 27
scorso.
Detto questo non intendo
affatto sottovalutare il problema e ci stiamo preoccupando di ristabilire la
presenza degli educatori il cui rientro è da noi previsto, in un caso a
breve, nel secondo tra qualche settimana.
L’intervento effettuato con
l’introduzione dell’OSS (non ASA) aveva proprio lo scopo di assicurare
prontamente una risorsa per permettere agli operatori di svolgere le attività
in attesa del rientro delle due educatrici, tenendo altresì presente che
la selezione e l’ingaggio di educatori professionali validi e disponibili ad
accettare un’assunzione per un breve periodo è un percorso i cui esiti
sono incerti e raramente positivi.
Le assicuro che facciamo già
attenzione a quanto lei ci ha fatto notare. Concordo pienamente con lei
rispetto al fatto che i ragazzi non siano dei numeri: in questi anni,
nonostante le differenze che lei ben conosce tra utenza IDR e Tipici, non
è mai stato un nostro obiettivo quello di adeguare il numero degli operatori ai
numeri delle tabelle standard. Né per la RSD né per i CDD.
La tranquillizzo rispetto
all’ampliamento dell’Accordo con il Comune di Milano.
Gli otto posti aggiuntivi non
sono attualmente tutti disponibili.
Sino a ieri avevamo due posti
liberi al CDD3 e uno al CDD4 per la dimissione di tre utenti ex IDR.
Questi tre posti, seppur
accreditati ed a contratto con ATS, non erano nella Convenzione CDD con il
Comune di Milano. Quindi, sino al nuovo Accordo con il Comune firmato a marzo,
non erano spendibili per utenti milanesi, a meno che le loro famiglie si
facessero carico della retta.
Con il nuovo accordo i posti per
il Comune di Milano sono passati da 90 a 98.
Tre di questi posti erano già
utilizzabili al momento della firma dell’accordo mentre gli altri cinque saranno
disponibili per i cittadini milanesi in occasione di dimissioni di ragazzi ex
IDR.
Spero di esser stata
sufficientemente chiara.
Mi rammarico di non averla vista
né sentita a proposito dei fatti che ha voluto sottopormi con questa mail e
condividere con chi ci legge in copia.
La invito ad utilizzarmi nella
sua veste di rappresentante dei familiari, bussando alla mia porta
che è peraltro quasi sempre aperta … la incontrerò volentieri.
Cordialmente
ri_risposta:
Gentilissima! La
ringrazio per la risposta.
Non capisco però
una cosa: e lei mi vorrà confermare o smentire:
Gli ex IDR non
sono figli di un Dio Minore, ma sono gli utenti che nel 2006 erano inseriti
negli ex DDR1 e DDR2, strutture create nel 2000 per assorbire una utenza
che non aveva sbocco. La Regione ai tempi aveva stipulato la Convenzione, il
Comune no.
Nel 2006 si arrivò
ad un accordo con il Comune di Milano riguardo alla RETTA che allora ammontava
a 11€ al giorno e che riguardava la parte educativa.
Retta che non è mai
stata modificata da parte del Comune nonostante più volte io abbia chiesto che
si mettesse mano a quell’accordo. E l’ho chiesto come Presidente dei CDD
Milanesi.
Da parte Vostra non
mi pare che ci sia stato interesse a modificare questo accordo.
Ma questi ragazzi
non sono per nulla differenti dagli altri utenti del CDD3 o CDD4 (ex DDR1 e
DDR2) e necessitano come gli altri di interventi sociosanitari e
socioeducativi.
Don Barbante saprà
bene di cosa parlo perché in Sacra Famiglia esiste ancora un buon nucleo di ex
IDR molto più numeroso del nostro.
A parte questo
inciso, chiedo gentilmente che l’argomento della sostituzione del personale
educativo sia messo all’ordine del giorno del CPS del 26 aprile.
Cordialmente saluto
ATS ha fatto un sopralluogo lunedì scorso, e i minutaggi erano per un pelo a norma. La realtà è che non è possibile fare altro che lavarli, dargli da mangiare e fare un pò di animazione. Non ci sono gli Educatori! Ma come calcola i "minutaggi" ATS?
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