venerdì 7 aprile 2017

Al CDD3 ....

Gentilissima dott.ssa...

Vengo a sapere che al CDD3 mancano 2 educatrici, una dal mese di dicembre (infortunio domestico) la seconda da un paio di settimane: infortunio in ambito lavorativo.

Nella giornata di lunedì 3 aprile erano assenti 4 educatori per malattia.
La settimana scorsa è stata inviata al CDD3 una bravissima ASA, ma non si tratta di una educatrice, il personale lamenta la mancanza delle figure educative, dichiarandosi impossibilitato a svolgere i programmi educativi previsti dal PEI.

Quindi da 2 settimane i ragazzi utenti del CDD3 la mattina svolgono attività ricreative in gruppo allargato, al pomeriggio rilassamento. I laboratori sono saltati, non potendo assentarsi dal gruppo l’educatrice addetta alla CGT.

A questo punto mi chiedo come sia possibile dare la disponibilità al Comune per accogliere altri 10 utenti, quando non si ha il personale indispensabile per ottemperare almeno ai programmi dei PEI per gli utenti presenti?

Si è ribadito in più ambiti che la funzione del CDD non è meramente sociosanitaria, ma Educativa.

Chiedo un intervento immediato di sostegno al CDD3 in modo da poter svolgere almeno i programmi stabiliti.

In attesa di un suo sollecito intervento (i ragazzi del CDD3 non sono numeri), cordialmente saluto

risposta:

la ringrazio per il contributo che ha voluto farci pervenire.
In effetti allo stato attuale mancano al CDD3 due educatrici.
Nonostante tali mancanze gli standard vengono rispettati come verificato dalla la vigilanza ASL il giorno 27 scorso.
Detto  questo non intendo affatto sottovalutare il problema e ci stiamo preoccupando di ristabilire la presenza degli educatori  il cui rientro è da noi previsto, in un caso a breve,  nel secondo tra qualche settimana.
L’intervento effettuato con l’introduzione dell’OSS (non ASA)  aveva proprio lo scopo di assicurare prontamente una risorsa per permettere agli operatori di svolgere le attività in attesa del rientro delle due educatrici, tenendo altresì  presente che la selezione e l’ingaggio di educatori professionali validi e disponibili ad accettare un’assunzione per un breve periodo è un percorso i cui esiti  sono incerti e raramente positivi.
Le assicuro che facciamo già  attenzione a quanto lei ci ha fatto notare. Concordo pienamente con lei rispetto al fatto che i ragazzi non siano dei numeri: in questi anni, nonostante le differenze che lei ben conosce tra utenza  IDR e Tipici, non è mai stato un nostro obiettivo quello di adeguare il numero degli operatori ai numeri delle tabelle standard. Né per la RSD né per i CDD.
La tranquillizzo rispetto all’ampliamento dell’Accordo con il Comune  di Milano.
Gli otto posti aggiuntivi non sono attualmente tutti disponibili.
Sino a ieri avevamo due posti liberi al CDD3 e uno al CDD4 per la dimissione di tre utenti ex IDR.
Questi tre posti, seppur accreditati ed a contratto con ATS, non erano nella Convenzione CDD con il Comune di Milano. Quindi, sino al nuovo Accordo con il Comune firmato a marzo, non erano spendibili per utenti milanesi, a meno che le loro famiglie si facessero  carico della retta.
Con il nuovo accordo i posti per il Comune di Milano sono passati da 90 a 98.
Tre di questi posti erano già utilizzabili al momento della firma dell’accordo mentre gli altri cinque saranno disponibili per i cittadini milanesi in occasione di dimissioni di ragazzi ex IDR.
Spero di esser stata sufficientemente chiara.
Mi rammarico di non averla vista né sentita a proposito dei fatti che ha voluto sottopormi con questa mail e condividere con chi  ci legge in copia.
La invito ad utilizzarmi nella sua veste  di rappresentante dei familiari,  bussando alla mia porta che è  peraltro quasi sempre aperta …  la incontrerò volentieri.
Cordialmente

ri_risposta:


Gentilissima! La ringrazio per la risposta.
Non capisco però una cosa: e lei mi vorrà confermare o smentire:

Gli ex IDR non sono figli di un Dio Minore, ma sono gli utenti che nel 2006 erano inseriti negli ex DDR1 e DDR2, strutture create nel 2000  per assorbire una utenza che non aveva sbocco. La Regione ai tempi aveva stipulato la Convenzione, il Comune no.
Nel 2006 si arrivò ad un accordo con il Comune di Milano riguardo alla RETTA che allora ammontava a 11€ al giorno e che riguardava la parte educativa.
Retta che non è mai stata modificata da parte del Comune nonostante più volte io abbia chiesto che si mettesse mano a quell’accordo. E l’ho chiesto come Presidente dei CDD Milanesi.
Da parte Vostra non mi pare che ci sia stato interesse a modificare questo accordo.
Ma questi ragazzi non sono per nulla differenti dagli altri utenti del CDD3 o CDD4 (ex DDR1 e DDR2) e necessitano come gli altri di interventi sociosanitari e socioeducativi.

Don Barbante saprà bene di cosa parlo perché in Sacra Famiglia esiste ancora un buon nucleo di ex IDR molto più numeroso del nostro.

A parte questo inciso, chiedo gentilmente che l’argomento della sostituzione del personale educativo sia messo all’ordine del giorno del CPS del 26 aprile.


Cordialmente saluto








1 commento:

  1. ATS ha fatto un sopralluogo lunedì scorso, e i minutaggi erano per un pelo a norma. La realtà è che non è possibile fare altro che lavarli, dargli da mangiare e fare un pò di animazione. Non ci sono gli Educatori! Ma come calcola i "minutaggi" ATS?

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