740 e assenze
cito la
circolare del 17 gennaio:
Rendicontazione e modalità di pagamento
Per le attività di rendicontazione e monitoraggio e per le
modalità di pagamento si precisa che:
- · deve essere remunerata solo la giornata di accettazione e non quella di dimissione;
- · per i periodi di assenza, deve essere pagata solo la giornata di rientro e non quella di uscita;
non è remunerata la giornata di dimissione, neanche in
caso di decesso in struttura. Se tuttavia il decesso o la dimissione per altra
causa interviene nello stesso giorno dell’ammissione in struttura, la giornata
è remunerata;
- è prevista la remunerazione a carico del FSR delle assenze dell’utente entro il limite massimo di 10 giorni consecutivi di assenza nel periodo di durata del PAI;
nel caso di ricoveri ospedalieri, la remunerazione viene
garantita solo a condizione che l’Unità d’Offerta assicuri, all’ospite
ricoverato, prestazioni di carattere assistenziale integrative e/o sostitutive
dei famigliari. Di tali prestazioni deve essere data evidenza nel Fascicolo
personale.
Per le tempistiche e gli strumenti di rendicontazione si
fa riferimento a quanto previsto nel paragrafo generale della Sezione 1.
1.3. Gestione del Piano di
assistenza individuale
La realizzazione del Progetto individuale si concretizza
con l’avvio del PAI (Piano di Assistenza Individuale) che può avere una durata massima
di sei mesi, fermo restando la coerenza con le
tempistiche e gli obiettivi/interventi previsti dal Progetto individuale,
compatibilmente con le risorse disponibili.
Il PAI deve contenere il dettaglio delle
prestazioni/interventi previsti.
Se durante la realizzazione del PAI emergono variazioni
nelle condizioni della persona assistita (quali ad esempio: dimissione
successiva ad un ricovero ospedaliero/riabilitativo) o della sua famiglia (ad
esempio: la famiglia, a seguito di modifica delle condizioni dei membri,
necessita di un maggiore sostegno) deve essere effettuata una nuova valutazione
da parte della ASL. A seguito della nuova valutazione l’ASL aggiorna il Progetto
individuale e l’Ente erogatore predispone un nuovo PAI, previa chiusura di
quello in corso e relativa richiesta di liquidazione dello stesso.
Qualora il progetto individuale abbia durata inferiore a
sei mesi, alla scadenza del Piano di assistenza individuale, se le condizioni della
persona e le risorse lo consentano, l’Ente erogatore può richiedere all’ASL
l’attivazione di un nuovo PAI, l’ASL valuta la richiesta ed eventualmente
aggiorna il Progetto individuale.
Il PAI può essere sospeso per diversi motivi quali, a
titolo esemplificativo, ricovero in struttura ospedaliera/riabilitativa, soggiorno di vacanza,
ecc.. I periodi di sospensione possono essere recuperati tenendo conto che, in
ogni caso, il voucher va utilizzato entro il 31 dicembre 2014.
L’Ente gestore darà
comunicazione di tali sospensioni all’ASL. Il PAI può essere interrotto
anticipatamente rispetto alla scadenza prevista per motivazioni diverse, ad
esempio: volontà della persona/famiglia, venir meno delle condizioni che hanno
determinato il Progetto, ecc.., in questo caso l’Ente gestore ne darà immediata
comunicazione all’ASL.
Questi provvedimenti provocano un buco di bilancio enorme per gli anti Gestori,
soprattutto gli interventi volti a regolamentare le assenze.
Non è statisticamente sostenibile un piano che prevede la
retribuzione di 10gg di assenza
dell'utente indipendentemente dalla considerazione che le assenze
avvengono per motivi di salute o altro.
La nostra utenza dei CDD mediamente effettua assenza per
circa 60gg l'anno, per motivi familiari o di salute.
Questo provoca ora, con
l'attuazione della delibera 740 e circolari applicative, un buco di
bilancio insostenibile per gli Enti Gestori che potrebbero essere costretti a
rivedere la qualità dei servizi offerti.
Il Coordinamento dei Genitori dei CDD si batte per la
qualità della vita dei ragazzi inseriti nei CDD Milanesi, Convenzionati o
Comunali che siano.
E non può accettare queste limitazioni capestro, in questa
misura.
Alcuni Enti gestori hanno minacciato in caso di assenza la
dimissione dei disabili , questo è contrario al diritto di scelta
riabilitazione e cura.
Attendiamo risposte e modifiche sostanziali alle circolari
esplicative della 740.
Pinuccia
Pisoni Presidente CDD Milanesi
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