Pronto intervento
I posti di pronto intervento erano presenti presso gli Enti gestori nei
locali appositamente attrezzati e in
base alle caratteristiche del disabile, fornivano un sostegno alla famiglia che
avesse necessità di cure, in caso di malattia del genitore o ricovero
ospedaliero sempre di un membro della famiglia di appartenenza. Questo servizio
veniva messo a disposizione dei disabili afferenti ai CDD, SFA, CSE, minori.
Veniva gestito da Milano Salute,
la cui prestazione è stata disdettata nel luglio 2013, dando comunicazione alle
famiglie di rivolgersi al numero verde anziani per necessità urgenti.
Di fatto le famiglie di disabili
che hanno avuto necessità di ricorrere al Pronto intervento, si sono trovate a dover pagare per intero la
degenza temporanea presso gli Enti Gestori, perchè non è stata ratificata dal Comune
di Milano una convenzione per il servizio degli stessi.
Nel 2013 non era possibile o
comunque difficilissimo accedere alle strutture di pronto intervento, perchè
nelle stesse venivano ricoverati gli
utenti che avevano fatto domanda per RSD. Non avendo stipulato la convenzione
per gli RSD, i disabili rimanevano anche per periodi di 6 mesi ricoverati nei posti di pronto
intervento, bloccando così l'accesso a chi aveva necessità di ricoverare
temporaneamente il familiare.
Mentre la situazione degli RSD si
è in un certo modo sistemata, con convenzioni e dando corso alle domande in
lista di attesa, così non è stato per i Pronto intervento.
Gli Enti Gestori hanno pian piano
chiuso tutti i posti di pronto
intervento.
Ultimo fra questo il pronto
intervento della Fondazione Don Gnocchi, che ospiterebbe 6 utenti. L'argomentazione è stata che dovevano essere
effettuati dei lavori di ristrutturazione, di fatto, con la fine di febbraio
2014 in tutto il territorio milanese non sarà più possibile accedere a
qualsivoglia servizio di emergenza. A meno di pagare, ma ci sono famiglie che
non hanno la possibilità di pagare dai 90€ ai 100€ al giorno , anche per un
periodo limitato (il tempo di un intervento chirurgico, di un ricovero
ospedaliero, un lutto... ecc.)
Il sollievo
Fino al 2011 era presente sul
territorio Milanese un servizio di Sollievo, complementare al servizio di
pronto Intervento, ma diverso nella sostanza. Vi potevano accedere, previa
domanda presso gli NDD, i disabili gravi
o gravissimi frequentanti i CDD, le cui
famiglie avessero bisogno di un periodo di "sollievo dalla cura".
Stiamo parlando di Caregiver
familiari che ogni giorno provvedono ai disabili, escluse le ore in cui questi
frequentano i CDD.
Il servizio di sollievo era utile
anche per abituare il disabile ad allontanarsi temporaneamente dalla famiglia.
Per ovviare a questa mancanza, le
Colonie anni fa vennero chiamate "vacanze Sollievo" . Anche se le Vacanze gestite dalle Cooperative nulla hanno a
che vedere con il servizio di sollievo citato più sopra .
Vacanze
Nel corso del 2013 è stato deliberato
dal Comune di Milano, che la "Vacanze sollievo" non facevano parte
dei servizi essenziali, e di conseguenza con la delibera del 24 maggio 2013,
sono state aumentate in modo esponenziale le quote a carico della famiglie, e diminuita della metà la
somma messa a disposizione dal Comune ( da 400.000 euro a 230.000 euro).
Sempre nel 2013, solo nel maggio
sono stati erogati i contributi per le Vacanze e a metà giugno è stato
assegnato il ad AIAS per gestire
le " Vacanze sollievo", e tenere i rapporti con le Cooperative.
Quindi le famiglie sono venute in
possesso del "catalogo vacanze" nel mese di Luglio 2013.
Il lavoro di coordinamento e
conoscenza che il Coordinamento CDD Milanesi aveva sempre svolto in favore
delle famiglie, per permettere lo scambio di informazioni prima della partenza, non è stato impossibile.
A tutt'oggi non si sa quanto
verrà erogato dal Comune come parziale contributo.
A tutt'oggi non si sa con quale
criterio verrà richiesto il contributo alle famiglie: ISEE? ISEE individuale o familiare?
tabelle riferite ai 730?.
Per riassumere:
1. necessita
il ripristino del servizio di Pronto Intervento e in misura abbastanza
sostenuta.
2. Urge
il ripristino del Sollievo (si possono usare
le stesse strutture del Pronto intervento oppure quelle di Progettami,
qualora venisse confermato che Progettami può proseguire?)
3. A
proposito di Progettami: è stato realizzato solo per i meno gravi. Sia i
disabili motori che i disabili sensoriali gravi sono stati rifiutati dal
progetto, sicuramente sono disabili di serie B, visto che la
disabilità grave e gravissima non viene mai presa in considerazione.
Compartecipazione alla spesa
Visto il DGR 740 e successive norme di
applicazione, considerato che la quota
Sanitaria dei CDD è a intero carico dell'ASL, che i CDD sono considerati come
LEA (livelli essenziali di Assistenza), riteniamo illegittimo e pretestuoso che
il Comune voglia applicare ai CDD una compartecipazione alla spesa , da parte delle famiglie, per i servizi educativi prestati dai CDD.
Pinuccia Pisoni Presidente CDD
Milanesi
Nessun commento:
Posta un commento