III COMMISSIONE SANITA’ REGIONE LOMBARDIA AUDIZIONE 5 DICEMBRE 2016
Gentilissimi,
Siamo
in audizione per chiedere che la Giunta modifichi la DGR 740 del 20 dicembre
2013, che ha creato nella sua attuazione
una infinità di contraddizioni e difficoltà riguardo al numero massimo di
giorni di assenza retribuiti dalla Regione per i disabili nei CDD (centri
diurni disabili ) e nelle RSD (residenze
disabili).
Nei
primi mesi del 2014 Enti Gestori e Famiglie si sono mobilitati per cercare di
far modificare le soglie massime di assenza imposte nei CDD e negli RSD che
constavano massimo in 20 giorni, comprensive di quelle per malattia, cura o
ricovero ospedaliero.
A
giugno 2014 la DGR 1953 modificava in positivo le giornate di assenza
retribuite dal FSR: 52 gg per gli RSD, 20gg per gli ospiti dei CDD con
l’aggiunta di altri 6 purchè giustificati nel PEI ( programma educativo
individuale), inoltre altri 4gg per la programmazione: questi ultimi devono essere gestiti autonomamente
dai singoli Enti gestori per programmare le attività del centro in assenza
degli utenti. Però le Assenze per
malattia o ricovero Ospedaliero sono rimaste nel conteggio.
Faccio
notare che il calendario dei CDD va da settembre a luglio compresi, le aperture
dei CDD Milanesi NON seguono il calendario scolastico. L’unico mese non
presidiato è Agosto, ma alcuni Centri Convenzionati tendono a chiudere solo la
settimana di Ferragosto.
Gli
Enti Gestori così non vengono
retribuiti durante le assenze superiori
ai 26gg dei disabili in carico al centro: questo potrebbe essere il segnale di
buon utilizzo del denaro pubblico?! obiettivamente nessuno può essere contento
di pagare per un servizio che non viene utilizzato. Pagare Il vuoto come se
fosse pieno, viene escluso dalle convenzioni con gli Enti Gestori ormai da
anni.
Ma
questo ha provocato, anche, la indisponibilità di posti “sollievo” all’interno
delle strutture, perché gli Enti Gestori se hanno 4/5 letti a disposizione
per “il sollievo” da utilizzare per
situazioni familiari gravi o per problemi temporanei di accudimento da parte
dei familiari, preferiscono mettere a
disposizione questi posti per i “solventi”,
cioè per chi può pagare anche 250€ al giorno, piuttosto che tenerli liberi a 110€ al giorno per
convenzionarli col Comune di Milano, abbiamo solo Consorzio SIR con 9 posti di
Pronto intervento. Siamo invece senza un pronto intervento per gravi e
gravissimi.
In
ogni caso gli Enti Gestori, a fronte del mancato introito a causa delle assenze
degli utenti dei CDD , si stanno rivalendo sugli utenti e le loro famiglie.
Alcuni hanno ridotto le prestazioni
socioeducative, altri hanno
minacciato di dimettere gli utenti
facendo leva sul fatto che le liste di attesa per accedere ai servizi
sono “infinite” (a Milano, su 110 domande,
ci sono 24 utenti in lista di attesa
effettivi il resto sono pcd che frequentano ancora la scuola dell’obbligo
oppure hanno fatto domande per un centro specifico) e quindi togliendo dal
servizio CDD i disabili più “assenteisti”, magari per motivi familiari o magari per ricoveri ospedalieri .
E’
Ovvio che sia una perdita grave per gli Enti gestori. Con quei parametri sono
tutti in difficoltà! E non si danno in molti casi risposte adeguate.
Monitorando
le assenze, ci sono picchi di assenze nel mese di luglio del 70% , ma mediamente nel corso dell’anno scendono al 40%.
Ma perché devono pagare i disabili per queste
incongruenze?
-
come per chiunque, la qualità della vita delle persone con disabilità che
vivono nelle comunità e nelle residenze è determinata anche dalla possibilità
di tornare a casa (dai genitori, dai fratelli, ecc) o di passare brevi periodi
in altri posti (week end, vacanze, ecc)
-
le persone con disabilità che frequentano i centri diurni possono ammalarsi
(alcuni frequentemente in ragione della loro menomazione) oppure la qualità
della loro vita può essere determinata anche dalla possibilità di assentarsi
dal luogo di residenza (e quindi dal centro) per periodi di vacanza più o meno
brevi o per altri motivi.
-
per tutti, la possibilità di vivere esperienze al di fuori dei servizi
rappresenta una possibilità di inclusione sociale che dovrebbe essere
incoraggiata
-
il vuoto per pieno deve essere ovviamente regolamentato ma non deve penalizzare
in alcun modo la qualità della vita delle persone con disabilità
-
ad oggi, in teoria, il sistema di regolamentazione del vuoto per pieno non
dovrebbe incidere sulla vita né tanto meno le risorse personali o familiari ma
risulta particolarmente penalizzante per gli enti gestori (o almeno così dicono)
che, in alcuni casi, tendono a esercitare una pressione molto forte sulle
persone e sulle famiglie perché rinuncino a questi periodi di assenza o di
vacanza, fino a minacciare la dimissione dal servizio.
Chiediamo di impegnare la Giunta a rivedere,
di concerto con gli enti gestori e le associazioni di rappresentanza, queste
regole e le loro modalità di applicazione.
Se
in luglio presenzia il 30% dell’utenza, fermo restando il diritto di
frequentare per tutti, organizziamo diversamente il servizi:
il
coordinamento propone:
·
I mesi di giugno luglio e settembre NON conteggiarli come assenze, in modo da non penalizzare le
famiglie che hanno la possibilità di assentarsi da Milano nel periodo estivo.
·
Escludere dal conteggio delle assenze, le malattie e
le assenze per visite ed esami medici,
che per i disabili sono moltissime!
·
Prolungare la
fascia di pagamento agli Enti Gestori da
30 a 60 gg per i CDD.
Le persone con disabilità non sono bambini con
l'obbligo di frequenza almeno la metà di loro sono persone adulte.
L’atteggiamento di Regione Lombardia e degli
Enti Gestori sta complicando i rapporti familiari che devono invece essere
favoriti, perché già di per sé difficili.
Stiamo parlando di persone con grandi
fragilità fisiche e psicologiche. Di sostegni alle famiglie che vengono negati,
di sostegni ai disabili gravi che vengono ridotti a mera assistenza.
I CDD Non sono ospedali ma sono luoghi di sviluppo,
Abilitazione, Crescita delle abilità e Potenzialità dei disabili. Gestiti come
Regione sta obbligando gli Enti Gestori, non perseguono i loro obiettivi! Le regole
stabilite da Regione ne fanno di fatto luoghi di segregazione.
Pinuccia
Pisoni Presidente CDD Milanesi
stanchezza, vorrei portare a casa qualcosa dopo tanto sbattimento tanto stress
RispondiElimina