lunedì 25 ottobre 2010

girotondo di biscotti- fiaba


                                                - Da Maria Teresa Mosconi Straulino -

Questa FIABA io scrissi per Enrico piccolo. Gli piacque tanto e l’ho sempre conservata. Ho il piacere di farvela conoscere …!

" Entro in una cucina piuttosto grande, ordinata e pulita. Sono le sei di sera e istintivamente accendo la luce al centro della stanza. All’improvviso tutto quanto ho attorno a me sfugge al mio razionale controllo!...
Si apre lo sportello di un pensile e ne esce un vaso di marmellata, che si avvia impettito a camminare sospeso nell'aria, con una disinvoltura unica ... Scivola fuori da un altro pensile un grosso pacco di farina bianca, il quale, pesante com'è, fa un salto dritto dritto sulla tavola e si piazza al centro di essa aspettando qualcosa.
"Che cosa sta succedendo?"  mi chiedo esterrefatta. Non faccio in tempo a proferir la frase che si spalanca il frigorifero e ne esce un giallo fiumiciattolo di burro, seguito subito da quattro grosse uova, che un attimo dopo saltellano allegramente sulla tavola. "Ah, ho capito!" esclamo, son qui per assistere alla magica realizzazione di qualcosa di buono ... E anche di dolce, perché scorgo la mia zuccheriera trasferirsi elegantemente sulla tavola, pronta all'uso!
Mi passa a cinque centimetri dal naso la bella ciotola arancione, con cui io realizzo torte e biscotti! Si spalanca improvviso un cassetto e ne esce impettito il mio grosso mestolo di legno, che raggiunge in men che non si dica il nostro tavolo. Che stupore, ma il bello deve ancora arrivare e ormai me lo aspetto da un momento all'altro.
Ora il ciotolone arancione è piazzato in mezzo alla tavola e non aspetta altro che di accogliere i vari ingredienti, ma come? Semplicissimo!...
Si muove per prima la zuccheriera e, aiutata da un cucchiaio, arrivato lì all'ultimo momento, si svuota di tre grossi cucchiai, che finiscono nella ciotola. Arrivano super-rapide le quattro uova, rompono il loro guscio sul bordo del ciotolone e sbattute dall'impeccabile frusta, che incorpora anche lo zucchero, formano una pastella lievissima, senza grumi ...! Ora è la volta del burro filante e subito dopo della farina, pesata puntualmente dalla bilancia, arrivata a razzo sulla tavola.
Il cucchiaio di legno fa ora la sua parte e, mescola che ti mescola, amalgama fitto il tutto, pronto già per finire sulla tavola infarinata. A questo punto, vedo l'impasto unico suddividersi splendidamente in tanti, lunghi cilindretti, mentre un coltello taglia con regolarità tanti prossimi biscotti ... prelibati.
Si spalanca il forno, ne esce una leccarda bella grande, che accoglie i futuri biscottini con vero amore! Attenzione, prima però si verifica una spalmatina di burro e una passata di farina sulla piastra stessa. E la marmellata, direte voi a questo punto, se la sono dimenticata? Assolutamente no, perché il nostro cucchiaiotto spalma con essa rapidamente la superficie dei biscotti, che si assoggettano ormai a finire nel forno caldo, pronti a uscirne dorati e croccanti per la gioia dei piccoli amici del nostro Enrico, il quale, mentre avviene questa strabiliante sceneggiata nella cucina, sta facendo una maxi-dormita sul suo tappetone, in cameretta.

Nessun commento:

Posta un commento